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Falsi invalidi, il commento di Arisa sulla madre indagata

Pubblicato: 25/09/2019 09:07

La madre di Arisa coinvolta nello scandalo sui falsi invalidi: è questa la notizia che ha inondato le cronache delle ultime ore, finendo per suscitare notevole interesse. Assunta Santarsiero, 62 anni, risulterebbe indagata e a suo carico penderebbe l’accusa di truffa all’Inps per migliaia di euro. Sua figlia ha commentato la vicenda ai microfoni di Adnkronos.

Arisa: “Non sono preoccupata”

Arisa ha parlato dello scandalo falsi invalidi che sembra aver travolto anche sua madre, Assunta Santarsiero. La notizia è arrivata in tv attraverso la diretta di Mattino Cinque, che ha anche intervistato la donna accusata di truffa ai danni dell’Inps per 24mila euro.

Dopo l’accaduto, l’artista ha espresso il suo parere sulla questione, ma senza mostrarsi agitata dai fatti che stanno suscitando notevole interesse nel pubblico: “Io faccio la cantante, non sono preoccupata. Il fatto che io sia un personaggio pubblico significa che alla gente piace quello che faccio”.

Non sembra minimamente toccata dal sisma mediatico che si è abbattuto sulla madre in queste ore, e continua per la sua strada forte di un consenso solido da parte dei suoi fan.

L’inchiesta sui falsi invalidi

Secondo quanto emerso, la madre di Arisa percepirebbe un’invalidità di circa 805 euro mensili, concessa dal 2017 dietro certificazione di non autosufficienza da parte del medico.

Dalle indagini, però, sarebbe emerso che la 62enne non rientra in questo target di beneficiari e sarebbe capace di provvedere a se stessa. Lo dimostrerebbero alcuni filmati, in cui apparirebbe intenta a compiere faccende domestiche senza problemi. In un video sarebbe addirittura impegnata a fare giardinaggio.

L’inchiesta sui falsi invalidi di Potenza – con l’operazione ‘Il canto delle sirene’ – ha fatto emergere un tessuto di illeciti che dal 2018 avrebbe prodotto truffe all’Inps per circa 530mila euro, coinvolgendo diverse persone tra cui, appunto, figurerebbe la Santarsiero.

Si parla di pensioni e indennità di accompagnamento indebitamente incassate, nello spettro di un sistema di truffe che potrebbe avere radici profonde e andrebbe avanti da anni. 40 gli indagati con l’accusa di associazione a delinquere.