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Incidente di Ferrara, l’unico superstite non si dà pace: “Dovevo morire anch’io”

Pubblicato: 30/09/2019 10:23

La tragedia che si è consumata alle 2,15 del 28 settembre scorso a Vigarano Mainarda, in provincia di Ferrara, ha spezzato le vite di 3 giovanissimi: Giulio Nali, 28 anni, Miriam Berselli, 21 anni e Manuel Signorini, 23 anni. Un incidente stradale che vede un solo sopravvissuto: il conducente dell’auto, un altro giovane di 23 anni. Il Resto del Carlino ha parlato con la famiglia dell’unico ragazzo scampato alla tragedia che adesso non si dà pace, si sente in colpa per il fatto di essere rimasto vivo, di essere l’unico superstite dell’incidente mortale in cui sono morti i suoi 3 cari amici.

L’incidente mortale

Il conducente dell’auto su cui viaggiavano le 3 giovani vittime è stato denunciato per omicidio stradale plurimo. Il ragazzo è un magazziniere di 23 anni e con i 3 giovani deceduti aveva un rapporto di amicizia strettissimo, tra l’altro, lavoravano tutti nello stesso supermercato.

Il giovane conducente che è sopravvissuto al terribile incidente è risultato positivo all’alcol test con valori quasi 3 volte superiori al limite consentito. Ma, secondo i familiari, dietro l’incidente non ci sarebbe il presunto abuso di alcolici: “L’alcol non c’entra. Nemmeno lui si spiega come sia potuto succedere. Alla guida era attento e non avrebbe mai messo in pericolo persone alle quali teneva tanto“.

Si attende l’esito dell’autopsia, che oggi la Procura dovrebbe disporre, sui corpi delle 3 giovani vittime per capire meglio la dinamica dell’incidente mortale. Per ora, si sa solamente che l’auto si è schiantata contro un platano e che i 3 giovani sarebbero deceduti a causa del violento impatto contro l’albero. I ragazzi avevano trascorso insieme la serata in una discoteca a pochi chilometri da Ferrara, il dramma sarebbe avvenuto mentre rientravano.

L’unico sopravvissuto non si dà pace

Come riporta Il Resto del Carlino, il giovane conducente del veicolo, un 23enne, si è salvato e ha riportato diverse escoriazioni e un trauma toracico. Ora, si trova sedato e sotto osservazione, dovrebbe guarire dalle ferite entro 1 settimana.

Non riesce a perdonarsi per l’accaduto e continuerebbe a ripetere: “Dovevo morire anche io. Così è come se fossi doppiamente morto“. Parole terribili che svelano il dramma che questo ragazzo di 23 anni sta vivendo in questo momento. La madre ha così descritto le sua condizioni: “Non si dà pace. Si sente in colpa e so che non se lo perdonerà mai. Noi gli stiamo vicini e anche gli amici. Ma nessuno riesce a consolarlo. È una tragedia. Chi rimane tra i vivi porterà per sempre questo fardello“.