Vai al contenuto

Stefano Fassina dimesso dall’ospedale: “Diritti dei lavoratori calpestati”

Pubblicato: 02/10/2019 20:16

Il deputato e consigliere comunale Stefano Fassina è stato dimesso dall’ospedale San Giovanni di Roma. Il parlamentare di LeU è stato ferito durante la carica della polizia contro il sit-in di protesta per il licenziamento di 45 lavoratori di Roma Metropolitane. La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha fatto immediatamente partire gli accertamenti sull’accaduto, dopo le sollecitazioni di LeU e PD.

Stefano Fassina: il messaggio dopo gli scontri

Fassina è stato trasportato in ospedale per un trauma toracico, dopo l’intervento della polizia alla manifestazione contro la liquidazione della società Roma Metropolitane. Il deputato ha condiviso un messaggio su Facebook per i lavoratori del presidio: “Carissime compagne e compagni, mi dispiace non essere lì con voi. Sto bene, ma il triste pomeriggio di ieri mi ha lasciato qualche ammaccatura al torace. Sono bloccato a casa. Ieri, i diritti di lavoratrici e lavoratori sono stati calpestati“.

L’onorevole punta il dito contro l’assessore al Bilancio e alle Partecipate del Comune di Roma, Gianni Lemmetti. Secondo le prime ricostruzioni, gli scontri sarebbero scoppiati dopo che un collaboratore dell’assessore avrebbe chiesto l’intervento della polizia per poter accedere al palazzo in cui i lavoratori stavano facendo un sit-in. “L’arroganza dell’Assessore al Bilancio e alle Partecipate del Comune di Roma è inaccettabile. Chi ha responsabilità di governo deve sempre cercare il dialogo, in particolare quando il dialogo è invocato dai lavoratori. Quanto è accaduto ieri a Roma Metropolitane è inammissibile in un Paese democratico“, accusa Fassina.

J’accuse contro la giunta Raggi: “Sabotaggio programmato”

Il deputato continua spiegando che, a suo avviso, dietro il fallimento della partecipata ci sarebbe uno “sciagurato disegno portato avanti dalla giunta Raggi“. Non sarebbe incompetenza quella che sta portando alla liquidazione della società, ma un “sabotaggio programmato delle principali e più appetibili aziende municipali capitoline per privatizzarne le attività più idonee a generare profitti e rendite da monopolio naturale“.

La situazione di Roma Metropolitane non sarebbe “un caso isolato, è l’applicazione di un modello, lo stesso applicato su Farmacap e su Ama. Lo scenario per il welfare cittadino, per i servizi fondamentali e per lavoratrici e lavoratori delle aziende comunali diventa ancora più drammatico in considerazione delle difficoltà di Atac“. Fassina chiede la sostituzione immediata dell’assessore Lemmetti e il “piano di liquidazione e i conseguenti 45 licenziamenti“.