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Omicidio di Zina, il marito confessa: “La gelosia mi ha reso una bestia”

Pubblicato: 08/10/2019 20:51

Ha infine confessato Maurizio Quattrocchi di aver ucciso a coltellate la moglie, Zinaida Solonari, la notte tra il 5 e il 6 ottobre scorso a Cologno al Serio, in provincia di Bergamo. Il 47enne si era dato alla fuga dopo aver aggredito la moglie a morte, moglie che si era trasferita da poco con le figlie dalla sorella e che l’aveva già denunciato. Terribili le parole dell’uomo davanti al gip, che ha convalidato l’arresto e confermato la misura cautelare del carcere.

La confessione del marito: “Mi amava, non se lo meritava”

Il mostro della gelosia mi ha fatto diventare un animale – avrebbe dichiarato Maurizio Quattrocchi durante l’interrogatorio – ho colpito mia moglie ma non volevo ucciderla. Ora ho perso lei e le mie figlie. Mi aveva amato tantissimo, non se lo meritava“. Sono solo alcune delle parole che avrebbe confessato, da quanto riporta l’Eco di Bergamo, l’uomo che la notte tra sabato 5 e domenica 6 ha ucciso con 4 coltellate Zinaida Solonari, 36 anni, madre di tre figlie. Proprio con loro (16, 12 e 8 anni), la donna si era di recente trasferita dalla sorella per allontanarsi da Quattrocchi.

Poi, sempre Quattrocchi in fase di interrogatorio, avrebbe raccontato tra le lacrime: “Quando siamo tornati dalle vacanze ad agosto, Zina mi ha detto che voleva lasciarmi. Pensavo scherzasse e l’ho presa sottogamba, ma con il passare dei giorni non ci ho più visto. Ho iniziato a essere geloso e abbiamo cominciato a litigare, anche in modo animato“.

Prima le minacce, poi il tragico epilogo

Maurizio Quattrocchi e Zinaida Solonari erano sposati da 13 anni e avevano 3 figlie. Negli ultimi tempi, i rapporti nella coppia si erano incrinati tanto da spingere la donna a denunciare la situazione ai carabinieri. Il 3 ottobre scorso, Quattrocchi infatti avrebbe minacciato di morte la moglie e lei, su consiglio dei militari, si trasferisce dalla sorella con le figlie.

Proprio davanti a casa della sorella, mentre torna a casa dal lavoro, Zinaida viene pugnalata a morte dal marito e padre delle sue figlie. “Non ricordo se l’ho portato da casa (il coltello a serramanico, NdR) o se l’ho trovato lì. L’ho colpita ma non volevo ucciderla“. Mercoledì verrà eseguita l’autopsia.

Ultimo Aggiornamento: 09/10/2019 08:50