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Bimbo morto nel pozzo: lo zio indagato dice di non poter pagare il risarcimento

Pubblicato: 09/10/2019 17:21

Il caso del piccolo Julen, precipitato e poi morto in un pozzo a Malaga (Spagna) ha tenuto il mondo con il fiato sospeso per giorni, in un gennaio 2019 gravido di angoscia e dolore. C’è un solo indagato per quella tragedia, e si chiama David Serrano, lo zio proprietario del terreno in cui insiste quella che si sarebbe trasformata in una “trappola mortale” per il bimbo. Se sarà imputato di omicidio colposo, potrebbe essere condannato a un risarcimento milionario che sostiene di non poter pagare. Lo hanno rivelato i suoi legali, come riportato dal quotidiano spagnolo 20minutos.

Lo zio di Julen dichiara di non poter pagare

9 mesi dopo la morte del piccolo Julen, caduto in un pozzo artesiano nei pressi di Malaga, in Spagna, l’inchiesta si assesta sulla figura di un solo indagato. È David Serrano, zio del bimbo estratto senza vita dopo 13 giorni di speranza e agonia spenti dentro quel tunnel, stretto intorno ai suoi 2 anni e alla sua esistenza spezzata.

È un dramma che ha stordito il mondo e ora, nell’ottica di un possibile processo che lo vedrebbe imputato di omicidio colposo, l’uomo si dichiara incapace di sostenere un eventuale risarcimento milionario.

Serrano potrebbe essere condannato a pagare oltre 1 milione di euro, come riportato da La Vanguardia, se si considera che i costi per le operazioni di salvataggio si aggirerebbero sugli 800mila euro. Aggiungendo l’eventuale somma da destinare ai genitori del bambino, si arriverebbe facilmente a qualcosa come 1 milione e mezzo. Soldi che, secondo gli avvocati dell’indagato, non ha e non potrà avere in futuro.

La tesi dei legali

Non possiamo che certificare l’insolvenza del nostro assistito. David Serrano è al momento disoccupato e non percepisce alcun sussidio statale – hanno detto i difensori dell’uomo alla stampa spagnola – ed è praticamente indigente“.

Per questo, stando alla difesa non potrebbe far fronte alle spese attuali e future, nemmeno dal punto di vista delle insolvenze maturate al di fuori della tragedia che lo vede protagonista.

La morte di Julen non è la sola tragedia ad aver colpito la sua famiglia. Il fratello maggiore, Oliver, morì all’età di 3 anni per un arresto cardiaco. Ai microfoni di Antena 3, la mamma disse di aver perso le speranze poco dopo la caduta del figlio nel pozzo, intrappolato a circa 70 metri di profondità.