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Cipollini, l’ex moglie del campione: “Mi puntò una pistola alla tempia”

Pubblicato: 10/10/2019 10:01

Dichiarazioni che pesano come un macigno sulla testa di Mario Cipollini, ex ciclista e volto storico dello sport azzurro: l’ex moglie, Sabrina Landucci, ha parlato in aula durante il processo che lo vede imputato per stalking, lesioni e maltrattamenti. La donna, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, avrebbe riferito episodi particolarmente inquietanti.

L’ex moglie di Cipollini in aula

Sabrina Landucci, ex moglie di Mario Cipollini, ha parlato del presunto inferno vissuto al fianco del campione, descrivendo alcuni episodi gravissimi che si sarebbero consumati nel corso degli ultimi 4 anni di convivenza.

Le sue parole davanti ai giudici, durante la seconda udienza del processo per stalking, lesioni e maltrattamenti che lo vede nei panni dell’imputato, sarebbero pesantissime.

Lo rivela il Corriere, che ha riportato alcuni stralci di quanto emerso in tribunale a Lucca: Mi ha puntato la pistola alla tempia“, avrebbe dichiarato la donna, riferendo che il fatto sarebbe accaduto al culmine di una lite.

È una testimonianza che ricalca il perimetro di un ‘amore malato’, almeno secondo quanto descritto dalla donna che sposò l’ex ciclista nel lontano 1993.

A suo dire, nella cornice di eventi sempre più inquietanti tratteggiati in aula, ci sarebbero state anche botte, insulti e inseguimenti in auto. Uno scenario da brividi che ha fatto irruzione durante la seconda udienza del processo, e che è destinato a fare molto rumore.

L’episodio della pistola

Spunta una pistola nel racconto a carico di Mario Cipollini, e a tirarla in ballo, secondo il Corriere, è proprio la sua ex moglie. La donna avrebbe descritto un sinistro episodio legato all’arma da fuoco, incastonato nella sequenza di fatti immediatamente precedenti alla separazione.

Eravamo nella nostra casa di Monte San Quirico, vicino a Lucca, e abbiamo avuto un ennesimo litigio. Mio marito era arrivato a casa all’alba e io avevo sospettato un tradimento. Quando gliel’ho detto lui mi ha picchiata e trascinata in camera. Poi mi ha puntato una pistola carica alla tempia“.

Il presunto precedente

Nel resoconto dipinto dalla Landucci, in cui il leitmotiv sarebbe un clima da incubo all’interno dell’allora coppia, ci sarebbe anche la descrizione di un precedente legato alla pistola.

Stando a quanto riportato dal Corriere, l’ex moglie di Cipollini avrebbe aggiunto che la pistola sarebbe apparsa già prima del fatto approfondito in aula. “Mi aveva già rincorso una volta armato con la sua pistola“.

Secondo questa versione, l’imputato avrebbe mostrato pentimento dopo le violenze, ma l’orrore si sarebbe puntualmente ripresentato. La rottura definitiva del rapporto, entrato in crisi nel 2005, non sarebbe stata risolutiva: i maltrattamenti e gli atti persecutori, secondo Sabrina Landucci, sarebbero andati avanti.

*immagine in alto: fonte/Instagram Mario Cipollini, dimensioni modificate

Ultimo Aggiornamento: 10/10/2019 10:13