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Sopravvissuti al crollo del Morandi si sposano: la quiete dopo la tempesta

Pubblicato: 14/10/2019 10:29

Il 14 agosto 2018 si trovavano sul ponte Morandi esattamente quando il viadotto è caduto giù. Eugeniu Babin e Natalya Yelina, dentro la loro macchina, hanno fatto un volo di diversi metri rimandando poi per 4 ore chiusi in macchina, urlando e chiedendo aiuto.

Questo weekend, a distanza di poco più di un anno dal momento più tragico della loro vita, sono convolati a nozze. A spingerli al grande gesto è stata proprio la nuova prospettiva sulla vita che il dramma del ponte Morandi ha dato loro.

Rimasti per ore sotto le macerie

Sono stati tra i sopravvissuti, ma avevano  gravi ferite: lui ha subito la rottura del collo e diverse ferite in varie parti del corpo, mentre lei aveva diverse fratture alla gamba. Rimasero 4 ore sotto un cumulo di macerie, con la paura lancinante che nessuno li trovasse: per tutto il tempo Eugeni suonò il clacson fino quando non si è scaricato, e poi i due hanno urlato a squarciagola, sperando disperatamente che qualcuno li sentisse. Alla fine, Eugeniu e Natalya furono 2 delle 11 persone recuperate dalle macerie del Morandi: altre 43, invece, non uscirono vive da quell’inferno.

È stata lunga la convalescenza, ma i due aveva subito deciso che si sarebbero sposati. Hanno dovuto aspettare la fine delle cure e le dimissioni dall’ospedale di lui.

La gioia dopo il buio

Oggi, su Facebook, sul profilo di lei, appaiono le immagini di quel momento di gioia, arrivato dopo tante sofferenze: ora le immagini dei due, in abito da cerimonia, sono la risposta al dramma. Al loro fianco c’era anche il figlio di lei, Bodan, che quel tremendo 14 agosto avrebbe dovuto essere in macchina con loro. Per fortuna il programma cambio all’ultimo momento.

(Immagine in alto: Facebook/Natalya Yelina)