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Carlo Verdone meglio di Dr. House: l’ultimo caso risolto

Pubblicato: 15/10/2019 12:31

Una passione per la medicina nata da una sensibile ipocondria che con esilarante autoironia ha esorcizzato portandola sul grande e sul piccolo schermo, nelle vesti dei personaggi che ha interpretato. Parliamo di Carlo Verdone, l’attore romano che proprio non più di qualche mese fa ha ricevuto un importante riconoscimento da parte dell’Ordine dei Farmacisti per la dedizione e la passione con il quale Verdone si diletta ad analizzare i casi elargendo consigli che però sempre consigli rimangono. Ieri pomeriggio Verdone ha approfittato di qualche mezzora libera per tornare nel suo “regno”, la farmacia.

Carlo Verdone e la passione per la medicina

Non appena ha avuto un attimo di tempo, Verdone è corso nel suo regno, la farmacia. Da sempre, fuori e dentro il set cinematografico, Verdone ha manifestato la sua forte passione per la farmacologia e più in generale per la medicina. Analizzare casi, fare diagnosi, riuscire a captare un sintomo “sottovaluto” e venire a capo del problema. Una sorta di Dottor House “de noialtri”, senza laurea e senza infamia. Proprio per questo, quando ha un attimo libero, Verdone corre veloce col suo scooter in quella farmacia dove ormai è di casa e con tanto di camice bianco dispensa pareri da comune mortale e spesso e volentieri, le sue diagnosi improvvisate, si rivelano puntuali e azzeccate proprio come quelle di un medico.

L’ultimo caso risolto: l’ombra dell’Ace inibitore

Sembra una follia ma io mi esalto a dare una mano con un parere, e con la benevolenza delle farmacista porto un po’ di allegria e rassicurazione“, racconta Verdone su Facebook dove ha voluto affidare il suo ultimo “report”. Uscito di casa, tra un film e l’altro, Verdone ha raggiunto in fretta e furia la farmacia ed è riuscito a portare a casa una nuova e difficile diagnosi. “Oggi ho risolto un altro caso – tuona felice Verdone su Facebook – Una signora da un mese aveva la tosse secca. Non soffriva di allergie, non aveva bronchite, non aveva reflusso gastrico perché già prendeva un farmaco“.

Sempre Verdone, nella spiegazione del “caso”: “E allora la domanda del Dott. Verdone: ‘Signora, lei prende qualche ipertensivo?’“. “‘Certo, ci ho 180/95 risponde’. Replico: ‘Prende un Ace inibitore?’. E mi dice un farmaco che è il re degli Ace inibitori. ‘Da quanto tempo lo prende?’. Risposta di lei: ‘Più o meno da quando ci ho ‘sta tosse…’. Ottimo! Le rispondo“. Ovviamente la signora, di fronte all’entusiasmo di Verdone è rimasta per qualche secondo interdetta e confusa: “Ma ottimo de che, ma che è scemo?“. Ma Verdone, come racconta, sapeva bene che aveva motivo di rallegrarsi: “No signora andrà, il suo medico dovrà cambiare l’Ace inibitore con un sartanico. E vedrà che la tosse sparisce“. La diagnosi così puntuale e il guizzo medico di Verdone è stata ovviamente accolta da un fragoroso applauso da parte delle farmaciste.

Sempre Verdone e sempre su Facebook, a conclusione del post: “Molti farmaci per la pressione danno tosse secca in alcune persone. Poi, regolarmente, dalle questioni mediche si passa sempre a ‘La Casa Sopra i Portici’. E allora si forma un capannello di persone che elogia quel libro e mi incita a sbrigarmi col prossimo”.