Vai al contenuto

Bimba di 8 anni muore dopo essersi sentita male a scuola. La madre: “Voglio giustizia”

Pubblicato: 24/10/2019 12:41

All’indomani della tragedia della piccola Alessia, presumibilmente soffocata da un boccone di cibo mentre era a scuola, parla la madre e chiede verità e giustizia.

La ricostruzione dei fatti

Per capire cosa sia successo sarà necessario attendere i risultati dell’autopsia. Tra le ipotesi più accreditate, c’è il soffocamento con un boccone di cibo, ma non si esclude anche la reazione allergica o una crisi cardiocircolatoria. Qualsiasi sia la causa, tuttavia, resta una certezza: la piccola Alessia di 8 anni è morta dopo essersi sentita male a scuola, di fronte ai suoi compagni.
Proprio loro erano con lei quando la piccola ha iniziato a stare male. Secondo la ricostruzione, alle 14 di martedì i bambini stavano tornando in classe, quando nel corridoio l’insegnante ha notato che la bambina aveva problemi a respirare. Sul posto è intervenuta una pattuglia della polizia locale, di passaggio, e sono stati allertati subito i soccorsi. Gli operatori del 188 hanno provato subito ad eseguire manovre di rianimazione, quindi la bambina è stata trasportata in elicottero all’ospedale Gemelli.

Lo sfogo della madre

All’ospedale, tuttavia, la tragica notizia: la bambina non si è ripresa ed è morta nella mattinata di mercoledì. La Procura di Tivoli ha aperto un fascicolo, senza tuttavia ipotesi di reato. Potrebbe essere stata solo una tragica fatalità, quindi, ma la madre della bambina non riesce a darsi pace.
In lacrime, ha dichiarato ai giornalisti: “I medici mi hanno detto che le hanno trovato qualcosa in gola, non credo fosse carne perché non l’hanno mangiata, forse mozzarella o qualcos’altro”. Quale che sia il motivo, per la madre ora la priorità è scoprire la verità: “Ora voglio solo capire e trovare giustizia per mia figlia”.
Sulla vicenda si è espresso anche il Codacons, che in una nota ha ribadito “l’importanza della manovra antisoffocamento che tutti gli insegnanti devono saper praticare sugli alunni più piccoli”.