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Manovra: detraibili le spese sanitarie anche per chi usa i contanti

Pubblicato: 31/10/2019 09:06

Il vertice sulla manovra ha raggiunto un’intesa che sembra essere definitiva. Tra le novità presenti nel ddl spunta anche una tassa su cartine e filtri per sigarette. Sul fronte delle spese sanitarie, si potranno portare in detrazione anche con pagamento in contanti, punto che procede in una direzione opposta a quanto indicato nella prima bozza. Soddisfazione dal ministro dell’Economia Gualtieri: “Mettiamo l’Italia in carreggiata per la crescita“.

Manovra: l’esito del vertice a Palazzo Chigi

Il vertice di maggioranza sulla manovra, concluso a Palazzo Chigi poche ore fa, porta con sé alcune novità rispetto al profilo di alcune misure tracciato in precedenza.

L’obiettivo del governo giallorosso è che il testo arrivi in Parlamento già la prossima settimana, e Di Maio sottolinea come la legge di Bilancio sia ormai praticamente “chiusa. Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, esprime soddisfazione: “Mettiamo l’Italia sulla strada per la crescita“.

Detraibili le spese sanitarie in contanti

Spese sanitarie detraibili anche per chi usa i contanti: è uno degli elementi di novità rispetto a quanto inizialmente filtrato sulla bozza e riguarda i costi sostenuti per ticket e farmaci. Essi saranno detraibili anche se effettuati in contanti.

Inizialmente, le spese di questo tipo sarebbero rientrare in detrazione al 19% solamente se effettuate con strumenti elettronici ma, secondo quanto emerso, dal 2020 saranno ancora detraibili dall’Irpef anche se sostenute con pagamento in contanti.

Tutte le altre spese potranno essere portate in detrazione solo se tracciabili. Al momento del pagamento in farmacia, dunque, sarà ancora possibile pagare in contanti usufruendo dello sconto fiscale in oggetto. Superticket sanitario definitivamente archiviato dal 1° luglio 2020. Il taglio è compensato con un finanziamento di 185 milioni, 554 milioni a regime.

Spunta la tassa su filtri e cartine

C’è poi la nuova ‘microtassa’ su cartine e filtri per sigarette ‘fai da te’, uno dei punti su cui la maggioranza giallorossa sembra aver raggiunto l’intesa per la manovra.

L’imposta su questi prodotti “accessori ai dei tabacchi” si assesta su mezzo centesimo per ogni pezzo contenuto nella confezione, quindi per ogni cartina o filtro. Sarebbe dovuta dal produttore o fornitore nazionale (o dal rappresentante fiscale del produttore o fornitore estero all’atto della cessione dei prodotti alle rivendite, quindi ai tabaccai).

Sugar tax e plastic tax

Altri due elementi cardine sono la sugar tax e la plastic tax. La prima prevede un’imposta sulle bevande analcoliche zuccherate, che ammonta a 10 euro a ettolitro per i prodotti finiti, 0,25 euro a chilogrammo per quelli destinati al consumo previa diluizione.

La plastic tax, invece, prevederebbe una tassa di 1 euro a chilogrammo di plastica prodotta. Nelle maglie della rivoluzione ‘green’, si prevede l’applicazione dell’imposta ai prodotti monouso, tra cui le bottigliette, ma non inciderà sulle plastiche riciclabili.

Ultimo Aggiornamento: 31/10/2019 11:50