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Sindrome del birrificio automatico: la strana storia di un 46enne

Pubblicato: 31/10/2019 12:32

Fermato ad un posto di blocco, un 46enne americano era risultato positivo all’alcol test. Eppure l’uomo sosteneva di non aver bevuto niente. Per capire il perché di questa anomalia è intervenuto un pool di studiosi che hanno portato ad una stravagante scoperta: tutta colpa della sindrome del birrificio automatico.

Sintomi della sbronza ma senza aver toccato alcol

Quello che è successo ad un 46enne americano ha dell’incredibile. Fermato dalla polizia per sospetta guida in stato di ebrezza, l’uomo avrebbe dichiarato di non aver bevuto nulla. Eppure l’alcol test dichiarava che il conducente dell’auto si trovava ben oltre il limite consentito. L’insistenza dell’uomo sulla sua presunta innocenza, ha però fanno nascere qualche dubbio nelle autorità che hanno preferito vederci chiaro.

La storia è stata sottoposta ad un pool di medici americani che, dopo alcune attente analisi, hanno riscontrato l’anomalia. A causa di alcuni funghi, tra cui saccharomyces cerevisiae, noto come lievito di birra, presenti all’interno del sistema digestivo del paziente, tutti i carboidrati assimilati dall’uomo venivano trasformati in alcol. La storia di questa rara sindrome, ribattezzata sindrome del birrificio automatico è stata raccontata dal Washington Post: “Tutti credevano fosse un bugiardo” sostiene Fahad Malik, uno dei dottori del pool di rircerca.

La strana sindrome dovuta alla fermentazione intestinale

Questa bizzarra patologia viene spiegata nella rivista BMJ Open Gastroenterology. Il disturbo, chiamato sindrome della fermentazione intestinale, costringe il corpo a produrre quantità di etanolo tramite fermentazione degli amidi all’interno del sistema digestivo. Per scoprire come il 46enne abbia contratto questa patologia, bisogna risalire al 2011 e a quando l’uomo ha dovuto intraprendere una cura via antibiotico in seguito ad un infortuno alla mano.

I medicinali, però, gli causavano appannamento mentale, perdita della memoria e aggressività. Nel 2014 il paziente, a causa di questi disturbi, avrebbe iniziato a vedere uno psichiatra che gli avrebbe prescritto dei farmaci antidepressivi. È probabile che questo mix di medicinali abbia creato un ambiente fertile per i funghi che, al momento della digestione, anziché produrre ossigeno vanno a creare alcol.

Non un caso isolato, la sindrome è molto diffusa

“Chi è affetto da questa patologia, soffre di una sindrome terribile.” A parlare è Barbara Cordell, ricercatrice della sindrome del birrificio automatico e autrice del libro My Gut Makes Alcohol. Ora l’uomo sta seguendo un percorso riabilitativo e nonostante le difficoltà sulle nuove abitudini alimentari, i medici hanno fin da subito notato i primi miglioramenti. Per l’equipe: “Questa diagnosi deve essere presa in considerazione in tutti i casi in cui vi sono con manifestazioni positive di tossicità ma viene negata l’assunzione di alcol.” Non è un caso isolato. Questa sindrome poco conosciuta, in realtà è molto diffusa. Nick Hess, 39 anni, afferma che questa sindrome lo porta ad avere sbalzi che oscillano tra l’intossicazione e l’hangover. A causa di questi sintomi, Nick abbandonò il college e ancora oggi soffre di vomito, mal di testa e altre patologie tutti i giorni.