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Stupra la fidanzata per 48 ore: voleva “punirla” per aver guardato un altro

Pubblicato: 07/11/2019 12:13

28enne picchia, minaccia e stupra la fidanzata per 48 ore di fila. 2 giorni da incubo per una giovane 23enne, che forse avrà un po’ di sollievo ora che il suo aggressore ha ricevuto una condanna dal tribunale. 9 anni di carcere per il nord-irlandese Dylan Rory Rogers. Così ha deciso il tribunale di Palma di Maiorca, la località dove si son consumate le ripetute violenze la scorsa estate. I due giovani, al tempo fidanzati, erano in vacanza nell’isola spagnola. Stando a quanto rivela il The Irish Times, Rogers ha poi perso la testa perché la ragazza avrebbe guardato un altro in spiaggia. Per questo futile motivo, avrebbe deciso di punirla con violenza e crudeltà, stuprandola per 2 giorni consecutivi e minacciandola di morte. Un altro orribile caso di violenza sulle donne aveva recentemente scosso la Spagna.

48 ore di violenze: un incubo

Ieri si è tenuta la seduta in tribunale, nel capoluogo dell’isola di Maiorca, che ha portato alla sentenza. La ragazza (l’identità non è stata rivelata) era presente per assistere alla condanna del suo aggressore a 9 anni di prigione. Le prove contro il 28enne sarebbero, prosegue il quotidiano irlandese, schiaccianti e agghiaccianti. Rogers avrebbe infatti fatto vivere un vero incubo di violenza all’ex fidanzata. Le avrebbe spruzzato addosso del peperoncino, tirato delle uova, costretta a danzare nuda per lui. L’avrebbe poi chiamata più volte “schiava”, prima e durante gli stupri. Le avrebbe anche cambiato la Sim del cellulare, in modo da far perdere alla ragazza tutti i suoi contatti e avere un maggiore controllo su di lei. Il 28enne sarebbe inoltre un ex giocatore di rugby e non avrebbe avuto scrupoli a far valere la sua superiorità fisica, visto quanto emerso dalle indagini.

Oltre gli stupri, anche minacce di morte alla fidanzata

Il primo stupro risale al 7 agosto scorso. Rogers ha poi costretto l’ex fidanzata ad avere rapporti sessuali con lui per le successive 48 ore. The Irish Times rivela che Rogers avrebbe agito in questo barbaro modo per punire la 23enne. Rea secondo lui di aver guardato un altro ragazzo sulla spiaggia. Rogers, scrive il Times, l’avrebbe stuprata “per restituirle il dolore che lei gli aveva dato”. Ma l’orrore non finisce qui. Gli investigatori avrebbero rivelato un’evoluzione ancor più crudele dell’incubo vissuto dalla giovane. Il suo aguzzino l’avrebbe anche picchiata, sbattendole la testa contro il muro e stringendole il collo con le mani. Stando a quanto riportato dal quotidiano irlandese, le avrebbe persino detto “non mi importa se devo arrivare a ucciderti”. Rogers, in arresto dallo scorso agosto, ha ammesso i suoi crimini davanti alla corte. Ha ricevuto poi la condanna e un ordine restrittivo della durata di 21 anni.

Ultimo Aggiornamento: 07/11/2019 12:18