Malta avrebbe negoziato un patto segreto con la Libia che gli permetterebbe di riportare i migranti indietro prima che questi entrino in acque maltesi. A rivelarlo il Sunday Times of Malta.
Il patto tra Malta e Tripoli
Cosa prevederebbe questo patto segreto tra Malta e la Libia? Stando a quanto rivelato dal Sunday Times of Malta da una fonte anonima, quando un barcone si avvicina alle acque maltesi, Malta chiama i libici che si occupano di “recuperare” i migranti “e li riportano in Libia prima che possano entrare nelle acque maltesi“. Se i migranti riescono ad entrare nelle acqua di Malta, allora spetterebbe ai maltesi intervenire. Stando sempre a questa fonte anonima, il nuovo accordo avrebbe permesso a Malta di abbassare notevolmente l’ingresso di migranti nelle acque di loro competenza.
Il giornale ha pubblicato la foto di un incontro tra Neville Gafà, funzionario che sarebbe da considerarsi vicino al primo ministro maltese Joseph Muscat, il vice primo ministro libico Ahmed Maiteeq e il colonnello maltese Clinton O’Neill.
La replica di Malta
Malta ha replicato alle accuse sottolineando che l’incontro che è stato fotografo è da considerarsi normale, e soprattutto che il Paese rispetta sempre le leggi internazionali. Un portavoce del primo ministro ha sottolineato: “L’Ue si spende attivamente a favore del rispetto delle istruzioni delle competenti autorità europee che sono contro l’ostruzione delle operazioni condotte dalla guardia costiera libica, che è finanziata ed addestrata dall’Unione europea stessa per sostenere la gestione dei migranti e combattere il traffico di esseri umani“.
Intanto la Ong Alarm Phone replica alla notizia via Twitter sottolineando come un patto di questo tipo “impedisce alle persone di fuggire da una zona di guerra e viola le convenzioni internazionali per i diritti umani“.

La smentita della Libia
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 20.20 – Il governo libico, tramite l’ambasciata libica a La Valletta fa sapere in una note che “Non esiste alcuna intesa“, con Malta. E ancora: “I due governi cooperano strettamente e in maniera trasparente sull’immigrazione clandestina e il contrasto del contrabbando nel Mediterraneo“.