Vai al contenuto

Ruby Ter, la testimone: “Pagava in contanti, oltre 50 mila euro per un viaggio”

Pubblicato: 12/11/2019 11:21

Prosegue il processo Ruby Ter, che vede 29 persone indagate per corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. Tra loro anche Silvio Berlusconi, il quale avrebbe pagato il silenzio sulle serate ad Arcore. Una testimone rivela le spese enormi di Ruby.

Il viaggio alle Maldive

Qualche giorno fa era stata sentita come testimone Chiara Danese, la quale aveva denunciato violenze psicologiche e fisiche dopo le serate ad Arcore. In questa fase del processo, i pm stanno cercando di provare che Silvio Berlusconi pagò oltre 10 milioni di euro per il silenzio e la falsa testimonianza delle olgettine sulle serate a casa sua.
Proprio per questo ora è stata sentita un’altra testimone, titolare di un’agenzia viaggi che aveva avuto a che fare con Karima El Mahroug, meglio nota come Ruby Rubacuori. La donna ha rivelato che la giovane pagò in contanti un viaggio alle Maldive, 5 anni fa. Il tutto avrebbe avuto un costo di 55-60 mila euro e comprendeva hotel di lusso, viaggio in business per lei e Luca Risso e in economica per la figlia e la tata. La testimone ha dichiarato che: “E’ stata sicuramente una situazione unica per me, ha pagato tutto in contanti”. Ha poi sottolineato che quella modalità non era normale e che poi aveva portato la busta coi soldi al tour operator.

Le altre spese faraoniche

Secondo i pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, queste spese dimostrerebbero che Karima era sovvenzionata in modo illecito, forse dallo stesso Berlusconi per comprarne il silenzio su quanto accadeva nelle feste di Arcore. Tuttavia, la titolare dell’agenzia viaggi non è l’unica testimone sentita per il capitolo spese pazze.
Un’altra donna, titolare di un ristorante di Milano, è ritenuta un altro importante teste: questa avrebbe stretto molto amicizia con Karima El Mahroug, tanto da poter rivelare molti particolari sullo stile di vita della ragazza. A partire dalla festa di compleanno tenuta proprio nel locale della testimone: 75 coperti per un totale iniziale di oltre 9.000 euro, ma alla fine Ruby rinunciò a champagne e alla torta da 750 euro e pagò 6 mila euro, tutti in contanti. Oltre a questo, anche banconote da 500 euro allungate ad un dj, notti all’Nh Hotel di Milano, pranzi a domicilio preparati da chef stellati. Soldi a profusione e sempre in contanti.

Lo stile di vita di Ruby

La stessa testimone, diventata amica di Karima, ha raccontato che la ragazza era solita chiederle di pagare alcune fatture per conto suo. Gli inquirenti ne hanno trovate quattro, per un totale di circa 1500 euro. La donna era anche solita prestarle dei soldi: “Una volta mi ha telefonato chiedendomi aiuto per pagare, mi ha detto che aveva dimenticato il portafoglio”.
Gran parte dell’indagine gira attorno a come Karima El Mahroug potesse permettersi quelle spese faraoniche, se avesse un lavoro per permetterselo. Interrogata, la testimone ha risposto così: “No, mai saputo. Si occupava della bimba. Diceva che le sarebbe piaciuto aprire un ristorante”. Cosa che poi ha effettivamente fatto, comprandone uno assieme ad alcuni alloggi per tour operator in Messico.

Una brutta etichetta

Sempre la ristoratrice, ha dato un quadro su come Ruby abbia stia vivendo tutto quel periodo e cosa comporti per lei: “Mi dispiaceva che al ristorante la gente la additasse e dicesse: Ecco Ruby rubacuori, è una prostituta. E’ capitato più di una volta”. Una situazione molto sofferta per la ragazza: “Diceva che la sua vita era bruciata. Voleva cercarsi un lavoro, ricominciare da capo, ripulire la sua immagine”.
Prima di poterlo fare, però, i pm vogliono capire se abbia responsabilità penali nel processo, se davvero fu pagata da Silvio Berlusconi per mentire su quanto avveniva ad Arcore.