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Vladimir Luxuria ricorda: “Chi doveva proteggermi era dalla parte dei violenti”

Pubblicato: 15/11/2019 19:48

Ospite di Eleonora Daniele a Storie Italiane, Vladimir Luxuria ha affrontato il delicato tema del bullismo, fenomeno oggi dialogante, si cui lei stessa è stata vittima.

Il racconto shock dell’opinionista risale ai tempi in cui Vladimir andava a scuola. Tra i 13 e i 14 anni, un momento fondamentale nella vita di ogni adolescente, una fase di crescita e transizione, che per Luxuria è stato anche più complicato.

Vladimir Luxuria vittima di bullismo

Vladimir racconta gli episodi nel dettaglio, con tanto di insulti e pestaggi. “Tutto è cominciato, banalmente, con le cinghie che legavano gli zaini. Io che mi sono sempre sentita così come so. Questa cosa banale ha iniziato a scatenare lo sfottò nella mia scuola. Per me, era un tempio, gli insegnanti erano i sacerdoti della cultura. Per me che amavo la scuola, questo clima di bullismo, mi aveva portato il desiderio di lasciarla. Non volevo andare in più in un luogo dove sentivo le risatine degli altri ragazzi. Quando, durante l’appello, veniva pronunciato il mio cognome, e partivano le risate di tutti” ha raccontato Vladimir a Storie Italiane.

I ricordi si fanno strada dolorosi, ma in maniera lucida. L’opinionista mette anche in evidenza che le figure che avrebbero dovuto impedire il dilagare di questi fenomeni faceva anche peggio. “Una supplente mi ha chiamato alla lavagna e mi ha detto: “Tira fuori la mano, mi ha dato una bacchettata perché dovevo comportarmi da maschi. Chi doveva proteggermi era dalla parte dei violenti“.

Il coraggio di combattere

Vladimir Luxuria parla di questo argomento molto forte, perché sa che in questo preciso momento storico il bullismo è un fenomeno dilagante. “La mia scelta più grande è stato quello di non restituire mai l’odio che avevo sugli altri. Ho trasformato questo dolore in sensibilità“.

Infine fa notare: “Nessuno a 13 – 14 anni deve lasciare il desiderio di lasciare la scuola o la vita. Le parole uccidono. Quando ad un ragazzo dici ‘Mezza femmina’, sono pietre e dolori che te li porti a casa. Oggi, con i social, questi insulti continuano 24 ore su 24. Spero che la tv pubblica, le istituzioni insegnino a contrastare ogni forma di bullismo“.