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Maltrattamenti su bambine piccole: arrestata una maestra d’asilo nido

Pubblicato: 22/11/2019 10:34

La triste vicenda arriva dalla provincia di Perugia, dove una maestra d’asilo nido è stata messa ai domiciliari a seguito di un’indagine. Questa ha rivelato numerosi maltrattamenti su bambini molto piccoli. Li minacciava e obbligava a mangiare con la forza.

La segnalazione al sindaco

Purtroppo non è il primo caso del genere: a luglio era successo lo stesso in un asilo ad Arezzo. Ora, il gip Federica Fortunati ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di una maestra d’asilo nido del comune di Deruta (Perugia). Il Messaggero riporta che l’indagine è partita dopo la segnalazione al sindaco di alcuni dipendenti dell’asilo stesso, insospettiti dai comportamenti aggressivi della maestra, 61enne originaria di Roma.
Da quel momento i Carabinieri hanno avviato le indagini e installato le consuete telecamere nascoste, le quali hanno rivelato tanti, troppi episodi di violenza verbale e al limite del fisico contro alcune bambine, già quando avevano 7 e 8 mesi di vita.

Li obbligava a mangiare

Nell’ordinanza della Procura, riporte il Messaggero, è spiegato l’arresto si è reso necessario in quanto la donna “minacciava le minori per costringerle ad ingoiare il cibo durante i pasti“. Nelle carte sono riportati anche numerosi episodi di punizioni e abusi verbali. Tra le frasi shock: “Se non apri la bocca ti ficco il cibo nel naso“.
I Carabinieri hanno intercettato numeri episodi, come quello dell’8 ottobre, in cui viene riportato che la donna ha minacciato due bambini di chiuderli da soli in bagno se non avessero finito di mangiare.
Ad un’altra bambina, ripeteva “sei una palla, una vera palla” prima di ficcarle con forza il cibo in bocca. In un altro audio ancora si sentirebbe la 61enne dire: “Ti gonfio se non mangi tutte le zucchine“. La maestra, inoltre, avrebbe obbligato a mangiare del cibo caduto per terra.

Ci sono testimonianze

Secondo il gip Fortunati, “emerge una sconcertante aggressività dell’indagata nel rivolgersi verso bambine di neppure due anni compiuti“. A sostegno di queste accuse, ci sono le testimonianze di altri lavoratori della stessa cooperativa. Tra questi la cuoca, che come riporta il Messaggero avrebbe offerto conferme alle accuse. La donna ha parlato di abusi e minacce, sempre durante gli orari di pranzo e merenda. L’anno scorso, inoltre, “aveva spinto il cibo nella bocca di una bambina fino a farla vomitare“.
Il gip ha quindi predisposto gli arresti domiciliari, unica misura atta a garantire il non reiterarsi dei comportamenti, visto la durata nel tempo degli stessi e il fatto che la donna sia spesso a contatto con dei bambini.