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Caso Provolo, abusi su minori sordi: condannati due preti

Pubblicato: 26/11/2019 17:18

Una sentenza che giunge dopo lunghe indagini, di udienze e di testimonianze quella che ha condannato al carcere 2 preti tra cui l’italiano Nicola Corradi, uno degli imputati nel processo per abusi sessuali che ha travolto l’Istituto Provolo di Lujan de Cuyo, Argentina, per l’educazione delle persone non udenti con sede a Verona ma con diverse e numerose succursali in tutto il mondo.

Condannati 2 preti per abusi sessuali

Come Chiesa, vogliamo trasmettere ancora una volta la nostra solidarietà e vicinanza alle vittime e alle loro famiglie“, sono le parole estrapolate da AgenSir riprese dal comunicato stampa diffuso dall’arcidiocesi di Mendoza, Argentina. Una durissima sentenza quella che è stata emessa da parte della Seconda Corte penale del Tribunale proprio di Mendoza, come riporta La Nacion, nei confronti di due preti, Nicola Corradi e Horacio Corbacho. I due sacerdoti risultavano imputati insieme all’ex giardiniere dell’Istituto di Lujan de Cuyo, per abusi sessuali che sarebbero stati perpetrati ai danni di alcuni ospiti minori non udenti della succursale argentina. “È la più grande condanna per abuso nel Paese“, ha commentato a La Nacion Carlos Lombardi, legale della Red de Sobrevivientes de Abuso Sexual Eclesiástico dell’Argentina.

Gli abusi su minori sordi ospiti dell’Istituto

Nello specifico sarebbero state 28, secondo quanto riportato da Fanpage.it, le accuse che pendevano sui tre imputati tra cui abusi sessuali, corruzione e maltrattamenti su minori. Riconoscendo le accuse mosse contro di loro, la Seconda Corte penale del Tribunale di Mendoza ha così deciso di condannare le 3 parti: Nicola Corradi, ora 83enne, a 42 anni di carcere; Horacio Corbacho, ora 59enne, a 45 anni e l’ex giardiniere a 18 anni di reclusione. Come ricostruito da Il Post, il processo aveva avuto inizio lo scorso agosto a porte chiuse e ha portato in scena ben 43 casi facendo varcare la soglia dell’aula d’udienza a 13 vittime. Alcune di loro, ai tempi degli abusi – un periodo incerto ma compreso tra gli anni 2007 e il 2016, secondo quanto riportato dalla fonte argentina La Nacion– avrebbero avuto tra i 4 e i 17 anni.

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