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Sanremo 2020, Chiara Ferragni risponde furiosa contro il Codacons

Pubblicato: 03/12/2019 19:50

Chiara Ferragni si scaglia contro il Codacons, dopo le parole dell’Associazione Consumatori in merito ad una sua eventuale partecipazione al Festival di Sanremo. Infatti, il Codacons ha espresso il suo dissenso in merito a questa ipotesi, ad onor del vero neanche confermata dagli organizzatori della kermesse.

La risposta della Ferragni al Codacons

Nelle ultime ore, l’ipotetica presenza di Chiara Ferragni al Festival di Sanremo 2020 ha spaccato letteralmente pubblico e associazioni di consumatori. L’influecer, esasperata dalle critiche, ha risposto tramite una Instagram Stories, stanca dell’aggressività con cui il Codacons si fosse scagliata contro di lei.

Per la Ferragni, le dichiarazioni sarebbero infondate e dal contenuto diffamatorio. La ragazza non ha gradito di essere considerata un modello sbagliato ed ha detto: “Per quanto mi è noto, non è stato mai preso da parte dell’Antitrust alcun provvedimento nei miei confronti”. Ha poi invitato il Codacons a portare delle prove reali.

Chiara Ferragni, la difesa dell’Unione Nazionale Consumatori

Tra le accuse che il Codacons ha mosso a Chiara Ferragni c’era quella di fare pubblicità in modo improprio, utilizzando l’immagine del figlio Leone e per questo ha minacciato anche di far causa alla Rai. La Ferragni ha rispedito al mittente anche queste parole: “Ricordo al Codacons che sono stata la prima personalità del mondo social ad associarmi allo IAP – Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, proprio per contribuire alla regolamentazione della pubblicità sui social”. In ciò, l’influencer è stata difesa anche da Massimiliano Dona, proprio il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, che ha confermato la versione della Ferragni.

Il Codacons e la proposta all’influencer

Il Codacons, nelle ultime ore, ha controreplicato a Chiara Ferragni: “Non abbiamo niente di personale contro la Ferragni” L’Associazione ha poi aggiunto: “Le nostre critiche non sono dirette alla persona quanto ai suoi comportamenti”. Questi vengono ritenuti diseducativi proprio perché l’influencer “rappresenta un esempio per tantissimi giovani che la seguono e la eleggono a modello da imitare e a cui ispirarsi”. Associare le foto del figlio Leone ad un determinato brand o lei stessa, ad esempio, a bottiglie di acqua minerale a 8 euro sarebbe un atteggiamento diseducativo. Alla fine, il Codacons lancia la sua proposta. Per dimostrare di essere in regola con le linee guida sulla pubblicità, la Ferragni dovrebbe cancellare tutte le foto del figlio. Che farà l’influencer?