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Morto neonato di due mesi: ha il femore fratturato, indagata la madre

Pubblicato: 16/12/2019 12:08

La Procura di Lucca ha iscritto al registro degli indagati la madre di un neonato morto nel dicembre del 2017. Apparentemente sembrava una tragica morte in culla, ma ulteriori esami hanno rivelato la rottura del femore e alcuni segni sul collo.

La tragedia il 10 dicembre 2017

Per raccontare la vicenda bisogna tornare indietro di 2 anni. Come riporta nel dettaglio La Nazione, una giovane ragazza originaria della Guinea e residente a Stiava di Massarosa (Lucca) chiamò i soccorsi in piena notte. Arrivati sul posto, i Carabinieri trovarono il suo neonato di appena 2 mesi morto nella culla. Secondo quanto riportato, i primi rilievi fecero pensare ad una tragica morte in culla. Un evento drammatico ma non raro, specie durante i primi mesi di vita dei bambini.
Tuttavia, il pm fece disporre l’autopsia e i risultati hanno spinto ad un’indagine di tutt’altro tipo.

Il sospetto: la madre l’ha soffocato

Stando a La Nazione, dai risultati dell’autopsia sarebbe emersa una verità sconcertante: il neonato aveva un femore rotto e lievi segni di pressione sul collo. Tanto è bastato agli inquirenti per iniziare a sospettare che la giovane madre l’abbia soffocato. Per questo motivo per la donna è stato richiesto il rinvio a giudizio e potrebbe esser accusata di un grave crimine. Dall’altra parte, riferisce la fonte, c’è la possibilità che tali segni possano essere dovuti ad un tentativo di rianimazione.
Ci sarebbe però un impedimento al procedere delle accuse, come riporta La Nazione. La giovane all’epoca dei fatti potrebbe essere stata minorenne: bisognerà quindi attendere di capire quale sia il Tribunale competente. La donna inoltre, che era in Italia come richiedente asilo, sarebbe tornata nel suo paese natale assieme ad un altro figlio.

Un altro caso di sospetta morte in fasce

Quello di Stiava potrebbe essere solo l’ennesimo e triste caso di sospetta morte di un neonato. Di pochi giorni fa la notizia di un ispezione in un ospedale di Agrigento per capire se ci sono responsabilità nella morte di un neonato, che 2 giorni dopo il parto presentava una gamba tumefatta.
In un altro caso di sospetta morte in culla in provincia di Campobasso, invece, sono i genitori a sospettare che i sanitari non abbiano fatto di tutto per salvare il neonato, morto in culla.

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