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Ha un ritardo cognitivo, le maestre lo escludono dalla recita di classe: il dolore della madre

Pubblicato: 17/12/2019 11:21

Andrea (nome di fantasia) avrebbe solo voluto divertirsi con i suoi compagni di classe, e partecipare alla recita di fine anno come tutti quanti. Il suo sogno si è però infranto: la maestra ha deciso di escluderlo dalla lista dei partecipanti depennando il suo nome. Il motivo? Ad Andrea sarebbe stato diagnosticato un ritardo cognitivo ed un sospetto autismo. La madre del piccolo è insorta immediatamente, indignata per il trattamento al quale il figlio è stato sottoposto. È accaduto in provincia di Napoli.

La diagnosi: sospetto autismo ed iperattività

A quanto pare il piccolo Andrea non usufruisce ancora della legge 104 e non ha un insegnante di sostegno ma esistono diagnosi funzionali certificate dalle quali emerge un’iperattività pregressa, un ritardo cognitivo ed un sospetto autismo. Tanto è vero che oltre alla retta scolastica, la sua famiglia paga anche un extra per il lavoro in più che i docenti devono fare con lui.

Per la recita di Natale, il suo ruolo non è stato contemplato: tra i 16 bimbi che parteciperanno alla recita, e di cui sono stati affissi i nomi in una lista pubblica, lui non è contemplato.

La madre: “Sogno infranto da chi lo ha emarginato”

Immediato lo sconcerto della mamma del bambino, come riporta Il Messaggero: “Lo so che il mio piccolo non avrebbe partecipato so che non parla e non riesce a stare in fila, non c’e bisogno che lo sottolineasse la maestra, ma per me era importante anche solo vedere il suo nome su quella lista e vederlo quel giorno lì, a saltare e divertirsi a modo suo, a vedere quel suo sorriso dolce, sogno infranto da chi lo ha emarginato invece di integrarlo”.

Tra l’altro, la donna non è venuta a conoscenza dei fatti grazie ad un diretto intervento delle maestre, bensì da una chat whatsapp delle mamme, vivendo quindi anche lo sgomento di non aver avuto una comunicazione diretta.

Fonti riportano che la scuola si sarebbe giustificata dicendo che il piccolo non ha ancora la legge 104. 

La legge 104 del 1992 esiste proprio per tutelare l’assistenza e l’integrazione sociale e i diritti “delle persone diversamente abili”. Ovviamente per usufruire dell’assistenza occorre avere certificazioni mediche che provino il disturbo, unite ad una relazione dell’assistenza sociale.

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Ultimo Aggiornamento: 17/12/2019 11:58

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