Un ragazzo di 13 anni è rimasto gravemente ferito dopo aver ingerito per sbaglio dell’ammoniaca che, per qualche motivo, era contenuta n una bottiglietta d’acqua.
Il ragazzo è ricoverato all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino insieme a un compagno di classe che avrebbe inalato il liquido. Il 13enne è uno studente della scuola media Caduti di Cefalonia, nel quartiere Santa Rita.
Comprata in un supermercato
Il ragazzo aveva comprato, a quanto pare, la bottiglietta d’acqua in un supermercato. Quando a scuola aveva tolto il tappo aveva sentito un odore strano, come di acido o cloro, ma aveva comunque deciso di bere. Subito dopo aver bevuto un po’ di liquido si sarebbe sentito molto male ed ha subito cominciato a vomitare.
Repubblica riporta le parole del ragazzo: “Non riuscivo a respirare, anche se ne avevo bevuto pochissima. Era una bottiglietta di acqua Uliveto. Era chiusa e il tappo sigillato. L’ho aperta mentre parlavo con i miei compagni quindi ho bevuto senza guardare ma subito mi sono sentito male”.
Immediatamente dopo è stato un suo compagno a sentirsi male, quando ha annusato la bottiglietta: “Era tipo candeggina o cloro. Ho sentito bruciare forte il naso e la gola. A quel punto ho capito che qualcosa non andava”.
Procedono le indagini
A quanto pare al momento entrambi i ragazzi starebbero beve e non sarebbero in pericolo. Le forze dell’ordine stanno cercando di capire cosa possa essere successo: la bottiglietta era sigillata quindi il liquido dev’essere stato inserito nella bottiglietta prima dell’acquisto. Le autorità stanno cercando di individuare il supermercato di provenienza e la partita di acqua a cui apparteneva la bottiglietta.
La vicenda, per quanto sia conclusa con la salvezza di entrambi i giovani, è stato uno shock per la famiglia. La madre del 13enne è sconvolta per quanto accaduto: “Ho sentito anche io l’odore, come candeggina. Avevo comprato l’acqua come faccio di solito, uno prende delle bottigliette sfuse senza pensarci. So che bisogna fidarsi ma da oggi in poi assaggerò l’acqua prima di darla a mio figlio. Mai avrei creduto che una cosa del genere potesse davvero capitare”.