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Manovra: le cinque nuove tasse che pagheremo nel 2020

Pubblicato: 02/01/2020 23:47

Dopo il via libera del Senato, dove è stata approvata con la fiducia, la manovra è arrivata sostanzialmente “blindata” alla Camera. La nuova legge di bilancio contiene diversi provvedimenti su cui molto si è discusso e, in particolare, cinque nuove tasse, dalla plastica alle bevande zuccherate, che hanno infiammato il dibattito politico.

La plastic tax

La plastic tax nasce per disincentivare l’uso della plastica usa e getta, considerata dannosa per l’ambiente. La tassa sarà di 45 centesimi al chilo, entrerà in vigore a partire da luglio 2020 e riguarderà solamente i prodotti monouso, cioè quelli che contribuiscono in maniera più determinante alla produzione di rifiuti. Tra di essi rientra il tetrapak, ma non il materiale prodotto con plastica riciclata e quello composto da una percentuale di plastica inferiore al 40%.

La sugar tax

La sugar tax prevede una tassazione delle bevande analcoliche zuccherate di 10 centesimi al litro. Non entrerà in vigore a gennaio, ma solo il prossimo ottobre. Questo slittamento, sottolinea Il Sole 24 ore, farà perdere alle casse dello Stato 175,3 milioni di euro. Plastic tax e sugar tax hanno messo sul piede di guerra l’intera industria del settore, che denuncia il possibile impatto negativo di questi provvedimenti anche sul piano occupazionale. Come spiega il quotidiano economico, alcuni grandi marchi, Coca Cola e San Pellegrino in testa, hanno minacciato il blocco delle assunzioni e addirittura la chiusura di alcuni stabilimenti.

La tassa sulla fortuna, auto aziendali e Robin tax

La cosiddetta tassa sulla “fortuna” scatterà a partire dal primo marzo e riguarderà il 20% delle vincite oltre i 500 euro, comprese quelle delle lotterie istantanee, come il Gratta e Vinci. In vigore dal 15 gennaio invece la tassa del 20% per quanto concerne le vincite sopra i 200 euro alle new slot.

Fortemente rivista la norma sulle auto aziendali: scatterà da luglio 2020 sulle auto di nuova immatricolazione e vedrà il fringe benefit scendere al 25% sulle auto aziendali con emissioni inquinanti inferiori e salire tra il 40% e il 60% nel 2021 per le auto più inquinanti. Infine la Robin tax, cioè l’addizionale Ires, aumenterà del 3,5% (dal 24 al 27,5%) nel triennio 2019-2021 per i concessionari di autostrade, porti, aeroporti e ferrovie.