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Un filo di speranza per Filippo: a 8 mesi riceve un trapianto di midollo osseo

Pubblicato: 09/01/2020 10:26

È ancora presto per dire se questa sia o meno una storia a lieto fine, ma di certo la pagina appena scritta è ben augurante. Nella notte, un bimbo di 8 mesi ha ricevuto un trapianto di midollo, necessario per salvargli la vita. È successo agli Spedali Civili di Brescia e la storia di Filippo è raccontata dai genitori tramite una pagina Facebook.

Affetto da una rara malattia genetica

La storia di Filippo segue quella del piccolo Alex Maria Montresor, il bimbo malato che l’anno scorso aveva catalizzato l’attenzione dell’opinione pubblica. I due condividono la stessa malattia: linfostiocitosi emofagocitica, una rara malattia genetica curabile solo con un trapianto di midollo. Filippo ha solo 8 mesi e da letteralmente tutta la vita lotta contro questo male. La sua vicenda è raccontata nel dettaglio dalla pagina Un dono per Filippo, dove sotto l’hashtag #UnFilodiSperanza i genitori hanno cercato di sensibilizzare e di trovare un donatore per il figlio.
Prima di Natale, la lieta notizia: una donna tedesca di 37 anni ha accettato di donare il proprio midollo osseo, necessario per “ripulire” il sistema di Filippo e dargli così speranza di una vita normale.

L’intervento nella notte agli Spedali Civili di Brescia

Come raccontato dai genitori, nella notte di ieri (mercoledì 8 gennaio) si è tenuta la procedura di trapianto del midollo osseo. A dispetto di quanto la parola trapianto possa far sembrare, però, non è un vero intervento chirurgico. Repubblica ha condiviso le parole del professor Fulvio Porta, responsabile del reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale di Brescia. “È una procedura medica e non chirurgica – spiega il dottore – non si entra nemmeno in sala operatoria, ma tutto avviene nella camera sterile“. “10 minuti in una siringa di liquido rosa” per usare le parole dei genitori.

15 giorni di attesa per sapere se ha funzionato

La notizia del trapianto è certamente positiva, ma l’ansia per i giorni non è finita. Per sapere infatti se la procedura ha funzionato. Filippo ora dovrà stare 15-20 giorni in una camera sterile. “Ci vorranno un paio di settimane per iniziare a vedere i primi risultati – scrivono i genitori – Quindi ci vorrà tanta, tanta pazienza e fiducia.
La speranza è concreta però: grazie al donatore e a questa piccola e semplice procedura, un bambino di 8 mesi gravemente malato potrebbe finalmente iniziare a vivere la sua vita.