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Omicidio Mollicone: Franco e Marco Mottola rompono il silenzio

Pubblicato: 11/01/2020 22:15

Marco e Franco Mottola parlano per la prima volta dalla tragica scomparsa di Serena Mollicone. Lo fanno per la prima volta in 18 anni dalla morte della giovane ma quello che hanno detto non è stato altro che ribadire la loro innocenza ed estraneità ai fatti. Cosa che è stata più volta ribadita dal loro legale, l’avvocato Francesco Germani. 

I Mottola rompono il silenzio 

Della morte di Serena non so e non sappiamo nulla”, questo è il concetto che più volte stato ribadito nella conferenza stampa tenutasi oggi presso l’hotel Rocca di Cassino. Franco e Marco Mottola hanno rotto il silenzio nel quale si erano trincerati negli ultimi 18 anni e, così facendo, hanno negato ogni coinvolgimento nel caso e smentito tutto ciò che è stato dichiarato da Santino Tuzi, il brigadiere morto suicida nel 2008.

“Sono e siamo totalmente innocenti” ha dichiarato l’ex maresciallo dei carabinieri Franco Mottola. L’ex maresciallo ha parlato della questione che vede Serena Mollicone cercare un confronto con il figlio: “Se Serena doveva andare da mio figlio, poteva citofonare direttamente al nostro alloggio e non c’era bisogno che suonasse in caserma facendosi vedere dal piantone”. Secondo Mottola, quanto dichiarato dal brigadiere Santino Tuzi non è veritiero “Dice una sciocchezza sul fatto che dovesse avere un confronto con me”. 

Nessun incontro Mottola-Mollicone

L’ex maresciallo ha quindi negato l’incontro di confronto che avrebbero dovuto avere con Serena Mollicone, incontro dal quale la giovane non sarebbe uscita viva. “Nessuno di noi aveva la notizia di questo colloquio, queste notizie sono false e infondate“. Mottola ha poi espresso l’augurio affinché questa vicenda arrivi presto ad una conclusione: “Ci auguriamo che vengano scoperti l’assassino di Serena e i loro complici”.

Il legale della famiglia ha spiegato che padre e figli sono innocenti e “Nelle carte dell’accusa c’è già la prova”. Ora non resta che aspettare l’esito dell’udienza preliminare che si terrà il prossimo 15 gennaio.

Il commento del legale

Il legale ha dichiarato di ritenere assurda la versione che lo vede coprire i traffici di droga del figlio e che questi siano il movente dell’omicidio di Serena Mollicone. Secondo il legale non ci sono prove che collochino Serena Mollicone nella caserma quel 1 giugno 2001, né tantomeno che ne sia uscita, perché il testimone chiave, Santino Tuzi non è rimasto fermo al cancello, quindi non può aver avuto la certezza né di averla vista entrare né di averla vista uscire. 

Un silenzio rotto dopo 18 anni

Franco e Marco Mottola hanno parlato per la prima volta dopo 18 anni di silenzio. Decisione motivata dagli stessi proprio durante la conferenza stampa: “Noi ci siamo chiusi a riccio da quando ci siamo accorti di essere diventati oggetto di facili accuse”. Ora entrambi si appellano alla giustizia: “Abbiamo fiducia nella giustizia, per il resto parleremo con i giudici” ha concluso Marco, figlio dell’ex maresciallo.