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Vieni da me, Sveva Sagramola: la confessione sulla maternità

Pubblicato: 12/01/2020 23:03

Sveva Sagramola, conduttrice del programma Geo su Rai 3, è stata ospite dell’ultima puntata di Vieni da me, il talk show di Caterina Balivo.

Sveva, solitamente molto riservata riguarda alla vita privata, ha aperto i “cassetti” della sua vita parlando degli amori, della figlia e della infanzia segnata dal divorzio doloroso dei genitori.

Un amore nato inaspettatamente a 39 anni

Durante il segmento della cassettiera, in cui gli ospiti aprono i cassetti dei ricordi della loro vita, la conduttrice di Geo ha parlato della sua storia d’amore con il marito Diego Dolce. “Mio marito Diego è argentino e l’ho conosciuto quando avevo 15 anni durante il mio primo viaggio in Argentina dove mia madre viveva da 20 anni” racconta Sveva “Ero andata in Argentina per conoscere alcuni miei cugini. Lo conobbi perchè era un amico di mio cugino Paolo che a cui sarò eternamente grata”.

Il loro amore sboccerà però molto più tardi: “Lo rividi durante il mio secondo viaggio quando avevo 30 anni, ma anche in quel caso non accadde nulla. Nel frattempo, Diego era venuto a vivere in Europa, ma dopo una serie di batoste, non avevo più aspettative” confessa la conduttrice “Mio cugino Paolo ci mise nuovamente in contatto e io ero leggera e mi sono divertita con Diego. Mi sono sposata a 41 anni e sono diventata mamma a 45 anni”.

L’amore per la figlia Petra avuta in tarda età

Caterina Balivo chiede a Sveva come sia diventare madre a 45 anni. “Ho capito che le cose nella vita succedono quando devono capitare. Per me la maternità è stata una cosa naturale” racconta la conduttrice di Geo “Io che sono una persona molto ansiosa, sono stata una madre tranquilla. Mi veniva naturale curarla, accompagnarla”.

Sveva ha inoltre parlato della sua infanzia non facile, segnata dal divorzio dei genitori quando lei aveva 11 anni:È una sofferenza che colpisce la famiglia una separazione. Il momento più difficile è stato scegliere di andare via di casa a 22 anni. Io fatico sempre nelle separazioni, perché vedo la separazione come una perdita, anche se non è vera questa cosa. Ci può essere una crescita, un arricchimento, un rinnovamento delle energie”.