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Giovanni Custodero, il messaggio della fidanzata: “Ora devi reggermi tu”

Pubblicato: 14/01/2020 10:37

Il giorno dopo la scomparsa di Giovanni Custodero, l’ex calciatore che ha scelto il coma farmacologico al posto della sofferenza, è arrivato il saluto della fidanzata Luana. Tramite Facebook, ha condiviso una loro foto e un messaggio d’amore e d’addio. La storia di Custodero trova così un altro commovente capitolo.

La morte di Giovanni Custodero

La sua storia ha catalizzato l’attenzione pubblica, perché Giovanni Custodero di Fasano ha fatto qualcosa con cui tutti possono empatizzare: ha scelto di rifiutare il dolore, un male lancinante che rendeva la sua vita indegna di essere vissuta da vigile. Malato di sarcoma osseo, nelle sue ultime ore ha deciso così di farsi sedare per non dover più sentire dolore, non dopo la gamba amputata, le chemioterapie e tanti altri trattamenti che, purtroppo, non l’hanno salvato.
Poche ore dopo la sua sedazione, i familiari di Custodero lo avevano salutato tramite parole condivise dalla fidanzata Luana Amati su Facebook: “Ora riposa tranquillo, guerriero“. Dopo la sua morte, la stessa Luana ha dedicato un pensiero pubblico al fidanzato scomparso.

Il messaggio della fidanzata di Custodero

Sempre tramite Facebook, ieri sera la fidanzata Luana ha affidato al social poche, ma sentitissime parole. “Permettimi di cadere, ma ora devi reggermi tu – ha scritto la giovane – Eternamente, angelo mio meraviglioso“. Parole d’amore, di dolore ma anche di comprensione per il calvario vissuto da Giovanni Custodero.
Nella foto, sorride e alza il pollice, si gode quella vita che gli è sembrata sfuggita di mano e dalla quale, dignitosamente, ha deciso di congedarsi.

Il saluto del sindaco di Fasano

Sulla vicenda, che ha smosso animi, commenti e ricondivisioni da parte di migliaia di persone, si è espresso anche il sindaco di Fasano Francesco Zaccaria. In un post su Facebook correlato dal simbolo di Giovani Custodero (un elmo spartano), ha detto: “è diventato in questi anni il simbolo di quanti lottano ogni giorno contro la malattia e la sofferenza, con una forza d’animo che è di esempio per tutti“. Ha poi proseguito: “I nostri affanni quotidiani e le nostre discussioni appaiono trascurabili piccolezze di fronte ad un attaccamento alla vita e ai valori umani come quello che il nostro “Guerriero” ha dimostrato“.