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Isolamento diurno, stop dal Consiglio d’Europa: “Diversi casi di maltrattamenti”

Pubblicato: 21/01/2020 16:01

Il CPT pone un freno all’isolamento diurno, e chiede provvedimenti immediati all’Italia.

Dal 41 bis ad alcune sanzioni accessorie, il sistema carcerario italiano prevede provvedimenti che vengono considerati obsoleti dal Consiglio d’Europa per la Prevenzione della Tortura (Cpt): tra questi il 41-bis e la sanzione dell’isolamento diurno.

Un analisi su diverse carceri italiane

Il Cpt ha studiato i casi presenti in alcune carceri italiane, come Biella, Milano Opera, Saluzzo, Viterbo. In diversi casi sarebbero emerse condizioni di vita di forte disagio e ripercussioni delle sanzioni sulla psiche di alcuni detenuti. Due di questi avrebbero avuto palesi disordini mentali. Nel rapporto si legge che sarebbero emersi anche “diversi casi di maltrattamenti fisici inflitti ai detenuti dal personale della polizia penitenziaria”.

Provvedimenti per mafiosi ed ergastolani

Si tratta in tutti i casi di provvedimenti che vengono emessi per detenuti che sono stati condannati per reati gravissimi: in primis criminali mafiosi ed ergastolani. Essendo sanzioni accessorie vengono definite in sede di sentenza e durano dai 6 mesi ai 3 anni: non possono essere definite né rimodulate dal Magistrato di Sorveglianza. Inoltre, va considerato che dal 1991 criminali mafiosi e condannati per terrorismo non possono chiedere benefici penitenziari.

Un occhio puntato anche sull’aumento di popolazione carceraria in Italia, che causa ovviamente sovraffollamento: Garantire che ogni detenuto disponga di almeno 4 metri quadrati di spazio personale vitale nelle celle collettive”.

La Cassazione ha comunque in passato disposto che i detenuti sottoposti ad isolamento diurno e 41-bis debbano avere contatti con operatori, educatori od altre figure.