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Michele Zarrillo e il Festival di Sanremo: un percorso lungo 40 anni

Pubblicato: 22/01/2020 17:49

A 3 anni di distanza dall’ultimo album e dall’ultima partecipazione al Festival di Sanremo, Michele Zarrillo ritornerà sul palco dell’Ariston con un nuovo brano, intitolato Nell’estasi o nel fango. Per il cantautore romano si tratterà della 13esima partecipazione alla kermesse canora, che lo ha visto protagonista fin dagli anni Ottanta.

Il rapporto quarantennale con Sanremo

Nato a Roma nel 1957, Michele Zarrillo esordisce ancora giovanissimo come chitarrista e cantante per alcuni gruppi progressive rock della scena musicale romana, a partire dal 1972. Dopo essersi messo in luce vincendo il Festival di Castrocaro ed aver realizzato importanti collaborazioni con Renato Zero e Ornella Vanoni, partecipa al suo primo Sanremo nel 1981 con il brano Su quel pianeta libero, che inaugura un rapporto quasi quarantennale con la manifestazione. Ad un anno di distanza, infatti, arriva la seconda partecipazione con Una rosa blu, ma sarà l’edizione del 1987 a portare la definitiva affermazione, grazie alla vittoria nella sezione Nuove Proposte con il brano La notte dei pensieri.

Successi e momenti difficili

Nel 1994 Zarrillo si presenta nuovamente al Festival con una canzone d’amore intitolata Cinque Giorni, che insieme al successivo album si trasforma in un grande successo di vendite. Lo stesso destino è riservato a L’elefante e la farfalla, a Sanremo 1996 e, sopratutto, alla raccolta di successi L’amore vuole amore, che arriva da sola a quota 600mila copie vendute. Negli anni 2000 il cantante partecipa ad altre quattro edizioni sanremesi, caratterizzate da brani come L’acrobata (quarto posto finale) e L’ultimo film insieme (finalista). Gli anni più recenti sono vissuti tra esperienze positive, due Festival di cui l’ultimo nel 2017, e momenti difficili, come l’infarto che lo colpisce nel 2013 costringendolo nel reparto di terapia intensiva. La paura di non riuscire più a cantare viene immediatamente esorcizzata nel 2014, con un grande concerto all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

Un brano sulla crisi dell’uomo contemporaneo

La nuova canzone di Zarrillo per il Festival di quest’anno sarà incentrata su temi diversi dal solito. Al contrario dei racconti basati su storie di amore, diventati un marchio di fabbrica dell’artista, il brano parlerà delle difficoltà dell’uomo contemporaneo: “È un’emozione fortissima, una delle più forti di tutti e dodici i Festival già vissuti – ha raccontato in un’intervista a Tv Sorrisi e CanzoniQuando ti presenti al Festival dopo tante esperienze fortunate speri sempre di aggiungere qualcosa alla tua vita artistica, quindi la responsabilità è molto forte”.

*(Immagine in alto: Facebook / michelezarrilloofficial)