Vai al contenuto

Sanremo Giovani: Gabriella Martinelli e Lula cantano la crudeltà dell’ex Ilva

Pubblicato: 23/01/2020 19:03

Fra le Nuove Proposte di Sanremo 2020 ci sarà anche il duo composto da Gabriella Martinelli e Lula. Il brano che canteranno sul palco dell’Ariston, intitolato Il gigante d’acciaio, affronta una tematica sociale forte e difficile, di cui si parla mai quanto si dovrebbe: l’ex Ilva. Questa canzone vuole essere d’aiuto per richiamare l’attenzione del pubblico su un tema tanto delicato e così poco discusso.

Gabriella Martinelli: dalla Puglia, porta in giro per il mondo la sua musica

Gabriella Martinelli, 34 anni, di origini pugliesi, ha alle spalle una grande carriera da musicista. Cantautrice e polistrumentista, ha portato la sua musica in giro per l’Europa, suonando in vari club, festival e teatri. Nel corso degli anni ha collezionato premi e riconoscimenti, fra cui Targa Bigi Barbieri 2018, Premio L’Artista che non c’era 2018 e Premio Botteghe d’Autore 2017.

Precedentemente, nel 2013, ha partecipato al talent show The Voice of Italy, e 2 anni più tardi ha pubblicato il suo album d’esordio Ricordati di essere felice. Nel 2018 ha poi lanciato il disco La pancia è un cervello col buco. Inoltre, è una delle protagoniste del progetto Come to my home nato in Africa il cui scopo è unire gli artisti di tutto il mondo per mescolare le arti, le culture e le nazionalità e creare un’armonia multiculturale.

Lula: una passione per la musica che coltiva fin da piccola

Accanto a lei sul palco di Sanremo ci sarà Lucrezia Di Fiandra, in arte Lula. Romana, classe ’95, con la passione per la musica trasmessa da suo fratello maggiore, bassista. A soli 20 anni ha iniziato a comporre i suoi primi brani, che sono il risultato dei suoi differenti gusti musicali, come il rock, il pop il rap ed anche la musica d’autore. Ha inoltre suonato in diverse formazioni come polistrumentista. La sua collaborazione con Gabriella ha avuto inizio proprio con il brano il gigante buono, che le vedrà protagoniste nella sezione giovanile della 70esima edizione del Festival di Sanremo.

Il gigante d’acciaio racconta le difficoltà di un intero territorio

Il testo della canzone racconta la storia di un ragazzo di Taranto, cresciuto precisamente nel quartiere Tamburi, conosciuto anche come quartiere rosso, a causa della vicinanza all’Ilva. Tale nome deriva dal fatto che lo stabilimento siderurgico in questione, sprigionando grandi quantità di polvere rossiccia, un composto di metalli pesanti, oltre ad inquinare l’ambiente e l’aria che si respira, colora di rosso le strade e le case di chi abita lì.

Quella dell’ex Ilva è una questione che sta molto a cuore in particolar modo a Gabriella, non solo perché è nata e cresciuta in un paese in provincia di Taranto, ma anche perché i suoi cugini sono ex dipendenti Ilva e suo nonno ha lavorato tutta la vita in una fabbrica.

Ecco com’è nato il titolo del brano

Quella di Taranto è purtroppo una realtà che non riesce ad offrire molto a coloro che vivono lì. Per questo motivo, nella maggior parte dei casi, l’unica decisione da prendere sembra sia quella di andar via. Il ventaglio di scelte per coloro che invece decidono di restare non è molto ampio, visto che, il più delle volte i giovani si ritrovano ad avere solo 3 opzioni: lavorare la terra, fare il marinaio o seguire la strada del padre.


Il protagonista del singolo con cui Gabriella e Lula gareggeranno sul palco di Sanremo è un giovane 30enne, Cosimo, che va in fabbrica per svolgere il suo solito turno di lavoro. Quella sera però, a causa del forte vento, una violenta tromba d’aria travolge il mezzo su cui lavora. La gru si spezza, incastrano Cosimo all’interno della cabina di manovra. Ed ecco che si capisce il perché del titolo della canzone: il “gigante” conta ancora un’altra vittima.

Lula afferma: “È un brano che racchiude in sé tante vite

Gabriella e Lula vogliono inoltre evidenziare anche il ruolo delle donne del Sud, che in molti casi si ritrovano costrette a portare avanti famiglie numerose quando i padri non ci sono più. Come se ciò non bastasse, sono anche loro vittime del “gigante d’acciaio”, in quanto si ammalano respirando le polveri tossiche che restano sugli abiti di lavoro dei mariti e dei figli.

Visualizza questo post su Instagram

Sono felice. “Il gigante d’acciaio” è un brano che racchiude in sé tante vite, tante realtà e la voglia di raccontare una storia, la storia di tanti. Una storia che ci stavamo tenendo tra i denti da tempo. Finalmente possiamo raccontarvela. Il video de “Il gigante d’acciaio” è online su @raiplay_official. LINK IN BIO. Ascoltatela. Riascoltatela. Consumatela. ❤️ . Grazie a @paolomazziotti che ha curato la produzione artistica del brano, a @dario_giuffrida per il mix e il mastering. Grazie a @accursiograffeo_ph: regia e montaggio video, grazie a @camillacantinimua: make-up Grazie a @chiagiorgi: ufficio stampa Grazie ad @areasanremo per l’opportunità. Grazie a @gabriellamartinelliofficial per avermi coinvolta in questo progetto. . . . #gabriellamartinellielula #ilgigantedacciaio #areasanremo #sanremogiovani2020

Un post condiviso da Lula (@iosonolula) in data:

Quindi, come ha scritto la stessa Lula sul suo profilo Instagram, gigante d’acciaio ha davvero tanto da trasmettere: “È un brano che racchiude in sé tante vite, tante realtà e la voglia di raccontare una storia, la storia di tanti. Una storia che ci stavamo tenendo tra i denti da tempo. Finalmente possiamo raccontarvela“.