Vai al contenuto

Mantova, sospetta violenza sessuale su una bambina di 5 anni

Pubblicato: 24/01/2020 12:16

La Polizia di Stato di Mantova sta indagando su un sospetto caso di abuso sessuale ai danni di una bambina di 5 anni. Lo rendono note le fonti locali, che riferiscono di come la piccola sia stata visitata da una ginecologa. I risultati hanno portato ad indagini approfondite da parte delle forze dell’ordine.

I sospetti dopo una visita pediatrica

Tutto sarebbe iniziato qualche giorno fa. Dalle ricostruzioni fornite da SkyTG24, una madre si sarebbe presentata al pronto soccorso dell’ospedale Poma di Mantova, perché la figlia di 5 anni lamentava dolori alla pancia. Qui i medici hanno visitato la bambina in un ambulatorio pediatrico e le hanno riscontrato alcuni ematomi riconducibili ad una violenza sessuale, presumibilmente risalente ai giorni precedenti.
La squadra mobile di Mantova è immediatamente intervenuta e ha iniziato le indagini. Si punta ad appurare se la piccola sia stata effettivamente vittima di una violenza, come evidenziato invece con sicurezza dalla ginecologa dell’ospedale.

Massimo riserbo sulle indagini

Un’accusa del genere sarebbe pesantissima, quindi le indagini stanno proseguendo rapide, ma anche con molta cautela. Si sta infatti cercando di acclarare se la bimba sia stata vittima di violenza sessuale e, in caso, chi potrebbe averla commessa. La Gazzetta di Mantova riporta che non ci sarebbero al momento prove o indiziati per il terribile reato.
Per arrivare alla verità, si starebbe pensando di avvalersi della consulenza di uno psicologo. Il suo aiuto sarebbe determinante per capire direttamente dalla bambina cosa possa essere successo.

Di fronte ad una notizia del genere, tuttavia, le domande e i sospetti arrivano a cascata: se fosse appurata la violenza, partirebbe la caccia al colpevole e, tristemente, le indagini potrebbero anche coinvolgerebbe membri della famiglia. Non sarebbe purtroppo la prima volta: ad aprile un 35enne è stato arrestato per abusi sulle nipoti di 8,9 e 14 anni. La speranza è che non sia questo il caso, con ben in testa la priorità di salvaguardare la vita e la salute della bambina di 5 anni.