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Portogallo, fine del paradiso fiscale: arriva l’imposta sulle pensioni straniere

Pubblicato: 28/01/2020 16:16

Il governo portoghese sta vagliando una misura destinata a indispettire i pensionati stranieri che vogliono trasferirsi in Portogallo, noto per le sue agevolazioni fiscali. Sono migliaia coloro che hanno scelto Lisbona e l’Algarve, anche grazie ad una norma attiva dal 2009. Questa esentava dal pagamento delle tasse i pensionati stranieri, anche italiani quindi. Ora, tuttavia, questo paradiso fiscale sta per finire.

Il sistema fiscale in Portogallo

Mentre in Italia si discute sulla pensioni a Quota 102, il premier Antonio Costa e il suo Partito Socialista si sono visti quasi costretti a cambiare le cose in materia di tassazione sulle pensioni estere. Troppe le lamentele da parte di altri Paesi dell’Unione Europea, che vedono nel sistema portoghese una agevolazione fiscale troppo favorevole che non permette concorrenza.
Nel 2009, infatti, per combattere la crisi finanziaria e incentivare gli investimenti nel paese, il Portogallo aveva reso completamente esentasse le pensioni degli stranieri nel paese. Da allora, sono stati quasi 3 mila gli italiani ultra 65enni che hanno scelto il Portogallo (specialmente l’Algarve) come metà per gli anni di meritato riposo, con quasi 2.800 euro netti al mese e un basso costo della vita.

La nuova proposta del Governo

Tutto questo paradiso fiscale, tuttavia, sembra destinato a finire. Come riportano le fonti, il governo a guida socialista ha infatti recentemente presentato un emendamento. Questo recita: “Gli stranieri con lo status di residenti non regolari non saranno più esentati dalle tasse e dovranno pagare tasse con un’aliquota del 10% sulle loro entrate“.
Contenuta nella nuova manovra economica del paese, l’aliquota sulle entrate previdenziali proposta dal Portogallo non sarà retroattiva: salvi quindi i pensionati che hanno aderito in precedenza alle agevolazioni. I “residenti non abituali” che hanno goduto dell’esenzione fiscale, sono cittadini stranieri che soggiornano in Portogallo per almeno 6 mesi e un giorno all’anno. Inoltre, questi non devono risultare come residenti fiscali negli ultimi 5 anni.

La tassa deve ancora essere approvata

Tra gli obiettivi del governo socialista, non c’è solo equiparare la norma, ma anche incentivare gli investimenti in altre zone del paese. L’emendamento deve ancora essere approvato, benché i numeri sembrino dalla parte del governo di Antonio Costa.