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Coronavirus: il 31 gennaio il bilancio più drammatico. Primo caso anche in Spagna

Pubblicato: 01/02/2020 13:14

259 morti, 11.943 contagiati dal coronavirus stando agli ultimi bollettini: soltanto nella giornata di ieri, sono stati 46 i decessi e 2102 i nuovi casi in Cina. La giornata peggiore da quando l’epidemia ha preso piede nel gigante asiatico, mentre il contagio si allarga in sempre più stati.

Primo caso in Spagna, bilancio in Cina si aggrava

È infatti in Spagna che si registra l’ultimo caso accertato di coronavirus in Europa: lo ha annunciato il ministro della Sanità iberico, precisando che il primo contagio è avvenuto a La Gomera, nelle Canarie. Il paziente in realtà è di nazionalità tedesca e, come precisa Madrid, per ora resterà in isolamento nell’ospedale di La Gomera. La Spagna era per ora stata risparmiata dal coronavirus che invece aveva fatto registrare casi in Francia, Uk e Italia stessa.

La situazione più critica rimane però in Cina, dove entro i confini nazionali si conterebbero ben 18mila casi sospetti, con altre 118mila persone in osservazione perché possibili nuovi contagiati. Il 31 gennaio è stata la giornata più critica dall’esplosione del virus, con 46 decessi e più di 2mila casi accertati, come confermato dai dati della Commissione Sanitaria Nazionale cinese. Wuhan rimane isolata e deserta, così come i centri della provincia che la circonda.

Pechino: rinvio dei matrimoni, funerali da osservare “in modo semplice e rapido”

Le autorità cinesi, sempre più attive nel tentativo di arginare il virus, hanno chiesto alla popolazione misure straordinarie come la riduzione dei tempi usuali per i funerali, affinché si tenganoin modo semplice e rapido così da evitare assembramenti di persone”. Per i decessi causati dal coronavirus, obbligatoria la cremazione il prima possibile, fa sapere Pechino.

Altra disposizione del governo chiede il rinvio dei matrimoni previsti per il 2 febbraio. Una data, questa, molto ambita per la sequenza di numeri (02/02/2020) che viene considerata particolarmente proficua e fortunata poiché palindroma, tanto che per la grande richiesta le più grandi città cinesi avevano concesso di celebrare i riti nonostante cada di domenica, giorno in cui gli uffici sono chiusi.

Oltre al rinvio delle cerimonie, il governo ha suggerito caldamente di evitare banchetti e rinfreschi magari già fissati per il 2 febbraio.

Apple chiude fino al 9 febbraio, Uk rimpatria le ambasciate

Dopo le compagnie aeree che hanno interrotto le proprie rotte verso la Cina, e Starbucks e Toyota che hanno interrotto la produzione nel Gigante asiatico, ora anche Apple prende provvedimenti forti in occasione dell’epidemia: chiusi tutti i negozi e uffici in Cina fino almeno al 9 febbraio, con l’eccezione dei negozi online, normalmente operativi, come specifica il brand americano. “I nostri pensieri vanno alle persone più direttamente colpite dal coronavirus e a quelle che lavorano senza sosta per contenerlo”, spiega Apple nella nota con cui ha comunicato la misura straordinaria.

La Gran Bretagna invece ha scelto di far rimpatriare parte dei connazionali occupati presso l’ambasciata di bandiera in territorio cinese, una scelta su cui era stata lasciata carta bianca ai singoli stati che hanno rappresentanza a Pechino durante una riunione informale.

Ultimo Aggiornamento: 01/02/2020 14:32