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“Facciamo l’amore per salvare l’umanità”: condannato lo stalker della Ferilli

Pubblicato: 04/02/2020 11:42

Una sentenza che è la fine di un incubo dai tratti fantascientifici. Sabrina Ferilli si è liberata del suo stalker, che le ha progressivamente reso più difficile la vita quotidiana negli ultimi dieci anni.

Un incubo lungo 10 anni

Nel 2009 un uomo di nome Carlo Neri, all’epoca 59enne, ha iniziato a palesarsi nei pressi della residenza dell’attrice romana per dichiararle il suo amore. Inizialmente si comportava con fare quasi goliardico: l’uomo le mandava lettere, si presentava con mazzi di fiori e le cantava canzoni.

Ha poi cercato un contatto più diretto, dicendo alla Ferilli di essere un suo grandissimo ammiratore e di avere scritto dei copioni cinematografici apposta per lei. L’assurdo siparietto si ripeteva con regolarità, tanto che l’attrice ha iniziato ad avere paura notando una certa ossessività nei comportamenti dell’uomo.

Addirittura una volta, quando era quasi arrivata a casa, lo ha trovato vestito con una tutina celeste, con tanto di spada giocattolo come accessorio: “Mi mandano i marziani. Mi hanno ordinato di unirmi sessualmente a te, per la sopravvivenza della razza umana”, le avrebbe detto, per poi darle della “Distruttrice dell’umanità” di fronte al suo inspiegabile rifiuto. Carlo Neri, per suggellare queste affermazioni, ha raccontato in aula di essere un esperto ufologo.

Dal gioco all’inquietante ossessione

Ma oltre gli avvenimenti al limite del ridicolo, l’uomo è arrivato anche a inseguire la Ferilli, ad afferrarla e strattonarla per un braccio. Ha tentato di intrufolarsi nel suo palazzo e ha iniziato a frequentare il suo quartiere, fermandosi nei bar e nei locali dov’era solito vederla, raccontando ai dipendenti di essere un regista in procinto di lavorare insieme all’attrice.

«Le cantavo canzoni, volevo offrirle dei fiori, non ho minacciato nessuno», ha detto Neri ieri in aula. Ma agli atti ci sono decine di lettere dai contenuti deliranti che è riuscito a far avere alla Ferilli. Oltre a ribadire l’importanza della missione aliena, Neri affermava anche di volersi unire a lei “secondo il rito di Santa Romana Chiesa”.

La fine di un incubo

La Ferilli, che non ha voluto costituirsi parte civile nel processo e che non ha chiesto un risarcimento, dopo aver sopportato per anni ed essersi ritrovata a dover modificare le proprie abitudini e a dover uscire camuffata, ha deciso di sporgere denuncia.

A febbraio del 2019 per Neri, difeso dagli avvocati Enrico Valentini e Samuele De Santis, è scattato il divieto di avvicinamento. E ieri, dopo che la pm Daniela Cento aveva chiesto 3 anni e 3 mesi di reclusione, è arrivata la condanna (con pena sospesa) a un anno di reclusione con l’accusa di stalking. Ed è forse la fine di uno stranissimo e devastante incubo.