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Gessica Notaro canta a Sanremo e attacca Junior Cally: “Si maschera solo per show”

Pubblicato: 06/02/2020 16:00

Sono passati più di tre anni dalla notte del 10 gennaio 2017, quando Edson Tavares aggredì la sua ex, Gessica Notaro, gettandole in viso dell’acido. Ieri sera, durante la seconda puntata della settantesima edizione del Festival di Sanremo, Gessica è salita sul palco per cantare e lanciare il suo messaggio.

La canzone di Gessica, La faccia e il cuore

Solo pochi minuti prima di entrare in scena ero tesissima. Avevo fatto impazzire tutti nei camerini. Ma quando sono salita sul palco la tensione se ne è andata e mi sono sentita tranquilla. Ho cantato come se fossi nel salotto di casa mia, e invece ero a Sanremo. È stato come vivere un sogno” ha detto la donna dopo l’esibizione. Gessica è salita sul palco, insieme all’amico e cantante Antonio Maggio, per intonare un brano dal titolo La faccia e il cuore, scritto per lei proprio da Maggio con la collaborazione di Ermal Meta.

Dopo il passaggio sul palco dell’Ariston, Gessica si è fermata con i cronisti per parlare della sua esibizione e del festival. Non potevano ovviamente mancare le domande su Junior Cally e sulla polemica che ha preceduto l’inizio della manifestazione canora.

Gessica Notaro e Junior Cally

Non è che non abbia voluto prendere posizione di fronte a questa situazione – ha detto Gessica Notaro ai giornalisti in sala stampa – semplicemente non abbiamo voluto alimentare la polemica giusto perché abbiamo pensato che solo il portare un messaggio così forte di speranza bastasse a rispondere”.

Alla fine io e Junior Cally una cosa in comune l’abbiamo – ha proseguito la donna, prima di esporre un cartellone che confronta una sua foto con una del rapper romano – entrambi indossiamo una maschera. Lui per fare show e per idolatrare la violenza, io per rimediare ai danni di una violenza subita”.

La replica

A Junio Cally è stato data la possibilità di rispondere: “Sono dalla parte di Gessica, e deve essere chiaro che io sono totalmente contrario a ogni tipo di violenza, compresa quella sulle donne“, riporta Ansa. Poi sottolinea: “Bisogna separare fiction e realtà. Il linguaggio rap fa fatica ad essere capito o non vuole essere capito“. 

La fine di un incubo per Gessica Notaro

Intanto è fissata al 10 marzo in Cassazione l’udienza per il 32enne Edson Tavares. L’uomo, al momento in carcere, è stato condannato dalla Corte di appello a 15 anni, 5 mesi e 20 giorni per aggressione e per stalking.

I giudici di secondo grado hanno definito in sentenza l’agguato con l’acido la “plastica rappresentazione di una meditata, ferma volontà di punire per sempre la vittima privandola non solo della sua speciale bellezza, ma della sua stessa identità, così da cancellarla agli occhi di chiunque, non potendola possedere egli stesso”.