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Latina, donna costretta a prostituirsi: le avevano rapito il figlio di 6 mesi

Pubblicato: 06/02/2020 08:36

Triste storia di violenza a Latina, dove una donna è stata costretta a prostituirsi. Per convincerla e tenerla sotto il proprio gioco, il gruppo criminale responsabile le aveva rapito il figlio di soli 6 mesi. La Polizia ha rintracciato e messo in salvo il bambino, che potrà così ricongiungersi con la madre.

Costretta a prostituirsi e picchiata

Non si conoscono le generalità della donna coinvolta in questa vicenda, riportata da numerose fonti locali. Si sa però che la stessa ha vissuto un doppio, anzi triplo incubo.
La vittima, si apprende, sarebbe stata costretta a prostituirsi nelle zone tra Roma e Latina. Il ricavato delle prestazioni sessuali a pagamento e assolutamente non consensuali, andava ai suoi sfruttatori. Per garantirsi la sua forzata collaborazione, gli aguzzini avrebbero deciso di ricorrere ad una misura drastica: sequestrare e nascondere il suo bambino di 6 mesi. Gli stessi inoltre l’avrebbero brutalmente picchiata quando la donna ha cercato di ribellarsi e di riottenere il figlio rapito.

Il bambino trovato in una roulotte

Le fonti non chiariscono se la denuncia sia partita dalla stessa, da qualcuno a lei vicino o direttamente dalle forze dell’ordine, ma sulla vicenda sono intervenuti i poliziotti della Squadra Mobile e del commissariato di Cisterna. Le indagini hanno consentito di arrivare ad un centro di accoglienza di borgo Bainsizza, a Latina, chiamato Al Karama. Qui, custodito all’interno di una roulotte, i poliziotti avrebbero trovato il bambino di 6 anni. A badare a lui, una giovane rumena di 28 anni ritenuta responsabile del sequestro e ora in stato di arresto.
Le fonti locali riferiscono che ora madre e figlio potranno ricongiungersi in una struttura protetta.

Oltre alla donna rumena, le forze dell’ordine stanno indagando per trovare tutte le persone responsabili di questa turpe vicenda, persone che non si sono fatte alcun tipo di scrupolo per ottenere del denaro.