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Omicidio Vannini, i Ciontoli verso nuovo processo: la richiesta in Cassazione

Pubblicato: 07/02/2020 13:12

Non è finita la saga giudiziaria riguardante la morte di Marco Vannini. Dopo che una sentenza in corte d’appello aveva ridotto la pena agli imputati scatenano la rabbia della famiglia e l’indignazione pubblica, oggi viene avanzata una richiesta da parte della Corte di Cassazione, che ritiene necessario rifare il processo e ridefinire le pene per la famiglia. Ciontoli.

Per il Pg fu “omicidio volontario”

A scrivere la requisitoria è il sostituito Pg Elisabetta Ceniccola. Uno dei focus su cui si basa la sua requisitoria riguarda la. Natura della pena riconosciuta, che in primo grado fu omicidio volontario e poi divenne omicidio colposo in sentenza d’appello. Una scelta inammissibile, secondo ceniccola: “Tutti, per ben 110 minuti mantennero una condotta omissiva, menzognera e reticente (nonostante, ndr) la gravità della situazione fosse sotto gli occhi di ognuno di loro”

Le accuse della famiglia Vannini

Le accuse mosse alla famiglia Ciontoli dalla famiglia sono più urlate che sussurrate: “Se ha una coscienza dovrà pensare a quello che ha fatto “ dice Marina Conte, rivolta alle telecamere: “Mio figlio si poteva salvare. Oggi qui c’è l’esercito che ci ha sostenuto in questi anni: familiari amici e tanta gente che ha scelto di essere con noi. C’è anche chi arriva dall’estero”.

La famiglia ha tenuto un sit in davanti all’aula nella quale si è tenuta la requisitoria.

I difensori dei Ciontoli

Hanno avuto comunque voce anche i difensori dei Ciontoli che rilanciano con un ricorso chiedendo che la pena non solo non venga trasformata in omicidio volontario, ma chiedono anche che venga derubricata in favoreggiamento od omissione di soccorso.