Si delineano i contorni del caso di un uomo e una donna trovati morti in casa, il 6 febbraio scorso a Piossasco (Torino), e la dinamica tracciata finora dagli inquirenti rimanderebbe a un omicidio-suicidio. Ad agire, secondo quanto ricostruito finora, sarebbe stato un 39enne che, geloso della moglie 32enne, l’avrebbe accoltellata alla gola per poi togliersi la vita.
Uccisa dal marito per gelosia
Sarebbe la gelosia il filo conduttore del dramma consumatosi in un appartamento di Piossasco, nel Torinese, nella notte tra il 5 e 6 febbraio scorsi. I corpi di un 39enne e una 32enne erano stati trovati dai carabinieri, giunti sul posto dopo la segnalazione di alcuni residenti sulle urla provenienti dall’abitazione.
Il caso sembra essersi delineato nei suoi tragici contorni: a morire per prima sarebbe stata la donna, moglie del presunto omicida-suicida. L’uomo l’avrebbe colpita con un coltello da cucina dopo una violenta lite.
Ci sarebbe una prima ipotesi sul movente del delitto: il 39enne avrebbe accusato la donna di essere rientrata tardi, attribuendo la sua condotta a un presunto tradimento. Lo riporta La Stampa, secondo cui non ci sarebbero episodi precedenti a fare da anticamera al terribile epilogo. Mai un intervento delle forze dell’ordine a casa della coppia, sposata da circa 5 anni.
Le indagini sull’omicidio-suicidio
A detta di alcuni conoscenti, riporta ancora il quotidiano, la coppia non avrebbe mai mostrato alcun segno di attrito. Giovani, tranquilli e con un matrimonio apparentemente sereno. Ma qualcosa, in quell’unione, avrebbe iniziato pericolosamente a scricchiolare al riparo da occhi indiscreti.
Le indagini proseguono a ritmo serrato, ma sarebbe emerso che Anna, questo il nome della 32enne, avrebbe deciso di lasciare suo marito e cambiare vita. Un orizzonte di rottura che sarebbe poi sfociato nell’azione omicidiaria.
Il 39enne avrebbe sgozzato la moglie per poi colpirsi al petto con lo stesso coltello, i corpi ritrovati uno sull’altro e con evidenti ferite da arma da taglio.