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Paolo Glaentzer non è più prete: la decisione di Papa Francesco dopo gli abusi

Pubblicato: 11/02/2020 09:45

Mesi dopo che la giustizia italiana lo ha condannato per abusi sessuali su minori, è arrivata anche la decisione del tribunale ecclesiastico su Paolo Glaentzer. Il parroco è stato dimesso dallo stato clericale: il suo processo ha visto per la prima volta la diocesi schierarsi come parte civile.

Condannato per abuso su minore

La vicenda di Don Paolo Glaentzer ha ampiamente conquistato l’opinione pubblica negli scorsi anni, come spesso capita in casi delicati come questi. Il sacerdote di Calenzano era stato sorpreso in auto assieme ad una bambina di 10 anni. Prima dell’arrivo delle forze dell’ordine aveva anche rischiato il linciaggio da parte della folla accorsa.
Avevano fatto clamore anche le sue giustificazioni: l’allora don Glaentzer aveva detto che pensava che la bambina avesse 15 anni, quindi che era stata lei a prendere l’iniziativa e infine anche che si trattava di uno “sgambetto del diavolo”.
Meno di un anno fa la condanna del Tribunale di Prato a 4 anni e mezzo di carcere.

Glaentzer dimesso dallo stato clericale

Dopo la giustizia ordinaria italiana, ora è intervenuta anche quella ecclesiastica. Numerose fonti riportano che la Congregazione per la Dottrina della Fede ha rimosso Paolo Glaentzer dallo stato clericale, su indicazione di Papa Francesco stesso.
Che la vicenda del prete pedofilo 72enne potesse risolversi in questo modo lo si era intuito anche da una prima volta a suo modo storica. Durante il processo la diocesi di Glaentzer si era costituita parte civile, uno dei concreti segni che la Chiesa non sarebbe più disposta a tollerare tali episodi.
Restano però dubbi: in passato la Chiesa aveva spostato il prete tra numerose diocesi e in molti si chiedono se dietro la scelta non ci siano state segnalazioni di episodi simili.

Intanto, la decisione di Papa Francesco resta in linea con “il nuovo corso” della Chiesa, che ha così dimesso Glaentzer dal suo stato di sacerdote.