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Vincenzo Mollica, la lunga carriera del giornalista gentile

Pubblicato: 11/02/2020 23:28

L’ovazione riservata dal teatro Ariston a Vincenzo Mollica ha evidenziato la grande stima di cui questo giornalista gode da parte tutti gli addetti a lavori. Definito da Vasco Rossi “la rockstar del Tg1”, Mollica ha visto concludersi al Festival di Sanremo di quest’anno una lunghissima carriera, iniziata nell’ormai lontano 1980 nella rete ammiraglia Rai.

Dal Canada al Tg1

Nato in provincia di Modena nel 1953, Vincenzo Mollica vive i primi sette anni della sua vita in Canada, dove il padre si era trasferito. Ritornato in Italia si laurea in Giurisprudenza ad Urbino, per poi iniziare a lavorare nelle emittenti private. Qui viene notato da Emilio Rossi, primo storico direttore del Tg1, che decide di assumerlo nella redazione già nel 1980. Un anno più tardi segue da inviato il Festival di Sanremo, del quale racconta vincitori e vinti per le successive 39 edizioni. Il lavoro di inviato o, come ama definirlo lui stesso, di semplice cronista, gli dà l’opportunità di girare il mondo, intervistando i grandi personaggi dello spettacolo con quel suo approccio gentile e ironico che diventa un marchio di fabbrica nel corso degli anni.

L’amore per il fumetto e il “mollichismo”

Grande appassionato di fumetti, Vincenzo Mollica fonda e dirige dal 1991 al 1995 la rivista antologica Il Grifo, nella quale pubblica le opere di alcuni fra i più importanti autori di fumetti italiani, come Milo Manara e Hugo Pratt. Questa passione viene sottolineata nel 1995 da Andrea Pazienza e Giorgio Cavazzano, che inventano per Topolino l’iconico personaggio di Vincenzo Paperica, ispirato proprio al grande giornalista. Nel 1998 parte l’altra grande avventura, quella di DoReCiakGulp, la rubrica del Tg1 che tutte le settimane recensisce dischi, film e libri. La bontà d’animo, che gli viene riconosciuta un po’ da tutti, porta persino alla coniazione di un neologismo, il “mollichismo”, con cui il critico televisivo Aldo Grasso definisce la sua tendenza a fornire giudizi sempre positivi su cantanti e attori.

La malattia

Dopo 40 anni di carriera e oltre 60 libri al suo attivo, Vincenzo Mollica ha dovuto recentemente fare i conti con le malattie, un glaucoma che lo reso quasi cieco, il diabete e il Parkinson, ma ciò non gli ha impedito di continuare a coltivare le sue passioni e di commentare un ultimo Festival di Sanremo prima di andare in pensione. Per quest’uomo, che ha fatto dell’autoironia uno strumento per non piangersi addosso, il lungo e caloroso applauso del pubblico e della sala stampa dell’Ariston vale probabilmente più di mille parole.