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Consip: nuove indagini su Tiziano Renzi e sull’ex ministro Lotti

Pubblicato: 18/02/2020 15:39

Nuove indagini su Tiziano Renzi e sull’ex ministro Luca Lotti nell’ambito del caso Consip: è quanto avrebbe disposto il gip di Roma, che avrebbe anche chiesto l’iscrizione di Denis Verdini, ex coordinatore del Popolo delle Libertà, nel registro degli indagati per i reati di turbativa d’asta e concussione. Ma non sarebbero le sole novità nella vicenda.

Disposte nuove indagini sul caso Consip

Nell’ambito dell’inchiesta sul caso Consip, il gip di Roma avrebbe disposto nuove indagini su Tiziano Renzi, padre dell’ex premier, sull‘ex ministro dello Sport Luca Lotti, sull’imprenditore Alfredo Romeo, sull’ex parlamentare Italo Bocchino e su Emanuele Saltalamacchia, generale dei Carabinieri.

Renzi, Romeo e Bocchino sarebbero indagati per traffico di influenze illecite, come riporta Adnkronos, e il giudice, in parziale accoglimento della richiesta di archiviazione di uno dei filoni della maxi inchiesta, chiede che si verifichi la sussistenza o meno di un’attività di mediazione da parte di Renzi, per commesse e appalti, in concorso con Romeo e Bocchino. Lotti e Saltalamacchia sarebbero accusati di rivelazione del segreto d’ufficio.

Lotti ha commentato su Facebook la nuova pagina del caso: “Dopo molte settimane mi vedo costretto a parlare di nuovo del cosiddetto “caso Consip”. E lo faccio al solo fine di evitare spiacevoli strumentalizzazioni. La Procura di Roma che ha condotto le indagini (iniziate nel 2016) aveva chiesto per me l’archiviazione del reato di rivelazione di segreto d’ufficio. Il Gip ieri ha deciso una proroga di 90 giorni per integrazione delle indagini. Dopo oltre tre anni, occorrerà attendere altri tre mesi. Io dico: bene così! Nessuna polemica, anzi. Sono certo che questo ulteriore tempo chiarirà meglio e fino in fondo questa vicenda. E servirà a dimostrare come io non possa avere rivelato “segreti d’ufficio” che non conoscevo e che non afferivano all’incarico governativo che all’epoca ricoprivo. Per quanto mi riguarda, da oltre mille giorni attendo di potermi difendere nelle sedi opportune e non sui giornali. Quando ne avrò l’occasione dimostrerò la mia innocenza e la mia totale estraneità ai fatti. Sono sicuro che alla fine tutto sarà chiarito in un’Aula di Tribunale, come è giusto che avvenga in un Paese democratico. Come ho fatto finora affronterò tutto a testa alta e con la forza della verità. Non ho mai smesso e mai smetterò di avere fiducia nella Giustizia“.

Post di Luca Lotti su Facebook
Post di Luca Lotti su Facebook

Archiviati due episodi

Come riporta ancora Adnkronos, la posizione del padre di Matteo Renzi sarebbe stata archiviata in merito all’ipotesi di una presunta mediazione nei confronti di Gizzi (ex ad di Grandi Stazioni) di Marroni (ex ad Consip) e di Becchini (ex direttore generale patrimonio Inps).

La posizione di Renzi senior, inoltre, sarebbe stata archiviata insieme a quelle di Romeo e Bocchino in merito alla presunta mediazione sull’ex sindaco di Sesto San Giovanni, Chittò.

Il legale di Tiziano Renzi, Federico Bagattini, avrebbe così replicato, secondo quanto si legge su Adnkronos: “Per due volte la procura di Roma ha chiesto l’archiviazione di Tiziano Renzi, riconoscendo la correttezza del comportamento del mio cliente. Rimaniamo a disposizione dei magistrati romani anche per le nuove indagini, con la tranquillità e la fiducia di chi intende collaborare con gli inquirenti, prendendo atto che – a differenza dei ripetuti rumors della vigilia – il gup non ha ordinato l’imputazione coattiva sotto alcun profilo“.

Spunta il nome di Verdini

E sempre il gip di Roma avrebbe ordinato l’iscrizione di Denis Verdini (ex coordinatore Pdl) nel registro degli indagati con ipotesi di turbativa d’asta e concussione.

Il nome di Verdini sarebbe così entrato nell’inchiesta Consip insieme a quelli di Ignazio Abrignani, ex parlamentare, e Ezio Bigotti, imprenditore, in merito alla gara d’appalto Consip FM4. Su di loro penderebbe l’accusa di concussione ai danni di Marroni, ex ad Consip.

Nel provvedimento, il giudice per le indagini preliminari avrebbe inoltre chiesto ai pm l’iscrizione nel registro degli indagati dell’imprenditore Carlo Russo per il reato di traffico di influenze illecite in concorso con Romeo, Bocchino e Renzi senior “(solo per quest’ultimo esclusa la posizione di Becchini per la quale Renzi è stato archiviato) quanto alle posizioni dell’ex ad di Consip Marroni, dell’allora direttore del patrimonio Inps Becchini e dell’allora ad di Grandi Stazioni Silvio Gizzi“.

Secondo quanto riportato dall’Ansa, Russo, per il gip, deve essere indagato anche per due episodi di presunta tentata estorsione ai danni dell’ex ad Consip Marroni (uno del 10 novembre 2015, l’altro del 18 maggio 2016).

Ultimo Aggiornamento: 19/02/2020 09:18