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Mafia: arrestato il cognato di Vito Schifani, tra i morti della Strage di Capaci

Pubblicato: 18/02/2020 22:36

Numerose agenzie rilanciano la notizia di un importante operazione della Dia di Palermo. Questa, su disposizione del gip, ha disposto l’arresto di Giuseppe Costa, il cognato di uno degli uomini della scorta di Giovanni Falcone, morto nella strage di Capaci. Assieme a lui, in manette anche altre 7 persone. L’accusa è proprio di far parte di una famiglia mafiosa.

Arrestato il fratello di Rosaria Costa

Per molti, il nome di Vito Schifani è uno di quelli che si ricordano doverosamente ogni anno, che sono incisi sulla targa commemorativa a Capaci, dove è morto il 23 maggio 1982 assieme a Giovanni Falcone, la moglie e altri uomini della scorta.
Il suo nome è rilanciato anche in queste ore, ma non per motivi direttamente collegati alla storia giudiziaria della Strage di Capaci. La Dia di Palermo ha infatti arrestato il cognato Giuseppe, fratello della moglie Rosaria Costa. Beffardamente (per la vedova Schifani), l’accusa è proprio di far parte di una famiglia mafiosa e di aver svolto per loro attività criminali.

Costa farebbe parte della famiglia di Vergine Maria

Secondo quanto riporta l’Adnkronos, il gip ha disposto l’arresto del 58enne e altre 7 persone. Si ritiene che Giuseppe Costa sia parte “della famiglia mafiosa di Vergine Maria, mantenendo rapporti con esponenti mafiosi di altre famiglie (…) nell’interesse primario dell’organizzazione mafiosa“. Per loro, secondo le parole riportate dall’agenzia, avrebbe “organizzato e coordinato attività estorsive, nonché atti ritorsivi nei confronti di imprenditori e commercianti della zona“.
Per il gip, si apprende dalla stessa fonte, “plurime sono le emergenze di indagini che confermano la gravità indiziaria a carico di Costa“.

La sorella reagì con durezza contro la mafia

La notizia fa ancora più specie data la vicinanza dell’arrestato Giuseppe Costa, detto U Checcu, con una delle stragi di mafia più cruente e determinanti. La sorella Rosaria Costa è spesso ricordata per la fermezza e il coraggio con cui affrontò il dolore della scomparsa del marito Vito Schifani. Come ricorda Adnkronos, la donna chiese vendetta al Presidente del Senato Spadolini, quindi acconsentì al perdono per i mafiosi pentiti ma solo se si fossero messi in ginocchio. “Ma loro non cambiano“, aveva detto.

La presa di distanza dalla sorella vedova

Si apprende che proprio per queste sue posizioni di ferma condanna all’ambiente mafioso, Giuseppe Costa si sarebbe allontanato da Rosaria, guadagnandosi il plauso di Cosa Nostra. Tale informazione, riferisce Adnkronos, sarebbe convalidata da numerose intercettazioni.
In questo senso, può stupire meno il suo coinvolgimento nella recente indagine e l’arresto per reati che hanno a che fare con la mafia e le sue attività criminali.

Ultimo Aggiornamento: 19/02/2020 09:17