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“Offese, insulti irriferibili e minacce”: le accuse a Mara Venier

Pubblicato: 21/02/2020 22:32

Mara Venier, nota conduttrice del programma Domenica In, si è trovata al centro del ciclone dopo una lettera di accuse verso di lei firmata dagli Organizzatori-Ispettori di Produzione CPTV Roma .

Conduttori nel centro del mirino

Che il mondo della televisione non fosse un ambiente facile non è mai stato un mistero: artisti eccentrici e personaggi dal caratteraccio sono spesso al centro delle polemiche, ma questa volta le accuse mosse da parte degli Organizzatori-Ispettori di Produzione CPTV ROMA verso Mara Venier sono piuttosto gravi e potrebbero dare delle grane alla conduttrice veneta.

La lettera in cui sono contenute queste accuse è stata pubblicata su Facebook da Ferdinando Clemenzi, ispettore di Produzione Rai, ed è stata poi condivisa anche sulla bacheca del gruppo pubblico “SNAP RAI Bacheca elettronica sindacale“, da Riccardo Laganà, Consigliere di Amministrazione, e da altri lavoratori Rai.

La denuncia sui social

La lettera si apre con un titolo, “La misura è colma”, e prendendo come pretesto l’ultimo di una lunga serie di episodi, denuncia il comportamento non professionale di conduttori e conduttrici in generale, lamentandone gli atteggiamenti aggressivi nei confronti della categoria degli Ispettori di Produzione.

Il testo integrale della lettera

L’aggressione verbale – offese personali, insulti irriferibili e minacce – immotivata e demenziale perpetrata nei confronti di un nostro collega nello svolgimento delle sue normali funzioni professionali, durante la trasmissione Domenica In, posta in atto dalla conduttrice del programma, è solo l’ultimo episodio increscioso di una lunga sequenza che impatta negativamente sull’intera categoria degli Ispettori di Produzione.

In balia degli sbalzi d’umore dei conduttori

Dopo la citazione dell’accaduto con Mara Venier, gli Organizzatori-Ispettori lamentano che questa sia una situazione diffusa che crea tensioni nell’ambiente lavorativo: “Da tempo si è in balia dei disturbi umorali di conduttrici e/o conduttori televisivi che si tramutano in inaccettabili e insopportabili discriminazioni pur non sussistendo rilievi di carattere professionale. Quanto rappresentato coinvolge anche altre figure professionali dello studio generando un clima lavorativo particolarmente difficile ed affatto sereno“.

Non solo gli sbalzi d’umore e gli atteggiamenti scorretti: “Il tutto avallato anche da diversi referenti aziendali che, subendo una sorta di sudditanza psicologica, non arginano né censurano tali comportamenti inqualificabili. Le regole civili dei rapporti interpersonali, il codice etico aziendale e le norme disciplinari vigenti in uno studio televisivo sono costantemente violate, non intendiamo sopportare altro e ancora“.

La richiesta degli ispettori

Infine viene richiesto un cambio di atteggiamento e viene fatto appello ai sindacati affinché risolvano la situazione: “è necessaria una netta azione di discontinuità con quella che sembra essere diventata la norma in uno studio televisivo. Pretendiamo rispetto personale e professionale, valore sempre riconosciuto ai nostri interlocutori. Invitiamo la Direzione Aziendale ad adottare tutte le necessarie misure affinché ciò non si possa ripetere in futuro”.

Sollecitiamo le rappresentanze sindacali presenti in Azienda a esercitare tutte le azioni utili alla tutela professionale dei lavoratori e soprattutto alla loro onorabilità“.
Firmato Organizzatori-Ispettori di Produzione CPTV Roma.

La lettera degli Organizzatori-Ispettori di Produzione pubblicata da Nando Clemenzi

Mara Venier nega tutto

I fatti raccontati dagli Organizzatori-Ispettori di produzione e le accuse sono gravi per Mara Venier, la quale ha però negato totalmente le accuse e ha comunicato al sito Affari Italiani, che sta incaricando i suoi avvocati per agire in sede legale.

Non resta che seguire gli sviluppi di questa vicenda per capire se le accuse siano fondate o meno, e soprattutto per capire quali comportamenti hanno spinto gli Organizzatori-Ispettori di produzione a pubblicare questa lettera e quali saranno le conseguenze.