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Coronavirus semplice influenza? Burioni: “Niente panico, ma niente bugie”

Pubblicato: 23/02/2020 16:45

Mentre gli occhi di tutta le Penisola sono puntati sul nord Italia, dove ogni Regione va via via attivandosi per misure di sicurezza sanitaria preventive, non si fermano le polemiche sulla questione Covid-19.

Nelle scorse ore, la direttrice responsabile di Microbiologia Clinica, Virologia e Diagnostica Bioemergenze del laboratorio dell’ospedale Sacco di Milano, Maria Rita Gismondo, ha pubblicato un post che ha scatenato polemiche nella comunità scientifica.

Il post di Maria Rita Gismondo

Il laboratorio dell’ospedale Sacco di Milano è quello in cui vengono analizzati da diversi giorni quelli che sono i campioni relativi ai casi sospetti del Covid-19 della Regione Lombardia. La dottoressa Maria Rita Gismondo da giorni è in prima linea nella pratica delle analisi e, nella prima mattinata di domenica, ha reso pubblico quello che è il suo pensiero in merito alla questione.

ll nostro laboratorio ha sfornato esami tutta la notte. In continuazione arrivano campioni” esordisce, per poi aggiungere: “A me sembra una follia. Si è scambiata un’infezione appena più seria di un’influenza per una pandemia letale. Non è così. Guardate i numeri. Questa follia farà molto male, soprattutto dal punto di vista economico”.

I miei angeli sono stremati. Corro a portar loro la colazione. Oggi la mia domenica sarà al Sacco. Vi prego, abbassate i toni! Serena domenica!” La dottoressa ha poi ricordato che, nelle settimane precedenti, i morti da sindrome influenzale sono stati molti di più.

La risposta di Roberto Burioni

I commenti della dottoressa Gismondo hanno però destato l’attenzione della comunità scientifica, tra questi c’è Roberto Burioni il quale, sul suo Medical Facts, ha postato un breve trafiletto dove mette in guardia sui commenti superficiali.

Scrive Burioni: “Attenzione a chi, superficialmente, dà informazioni completamente sbagliate. Leggete i numeri”. Lo stesso medico, come premessa spiega di aver sempre riportato le informazioni in modo puntuale e corretto: “Mai allarmismi” scrive, “Ma neanche si possono trattare i cittadini come bambini di 5 anni”. Segue poi l’attacco a chi definisce il Covid-19 come una semplice influenza: “Ebbene, questo purtroppo non è vero. In questo momento in Italia sono segnalati 132 casi confermati e 26 di questi sono in rianimazione (circa il 20%). Sono numeri che non hanno niente a che vedere con l’influenza (i casi gravi finora registrati sono circa lo 0,003% del totale)”.

Questo ci impone di non omettere nessuno sforzo per tentare di contenere il contagio. Niente panico, ma niente bugie”.

“Lavarsi bene le mani”

Roberto Burioni è poi intervenuto durante la puntata di Che tempo che fa, in onda domenica 23 febbraio. Durante la puntata ha ripreso il discorso sulla differenza tra Covid-19 e il virus dell’influenza: “Su questo virus non abbiamo anticorpi, non abbiamo farmaci ed è molto più aggressivo sull’apparato respiratorio rispetto all’influenza“. Il medico ha comunque confermato che il tasso di mortalità ruota intorno all’1%.

Nel suo discorso, Burioni ha ribadito che la prima, e fondamentale, arma per difendersi dal virus è quella di lavarsi bene le mani: “Questi contagi avvengono per lo più con le mani. Quindi bisogna lavarsi le mani e usare quei gel alcolici ed evitare le occasioni di contatto“.

C’è una priorità che deve prevalere su tutto, non ci son diritti senza la salute. Senza comportamenti insensati dobbiamo far si che il contagio diminuisca. (…) Alcuni provvedimenti che sembrano insensati in realtà devono essere sacrosanti“.

Guarda il video:

https://www.facebook.com/chetempochefa/videos/203656350841032/
https://www.facebook.com/chetempochefa/videos/280594366254427/?__tn__=%2CdkC-R&eid=ARAoWBbmmfYTYN3yQINimhuQ4sijPXW2FWf2y1Y9KbPkoawXXSBfge9L72iDNMpxttkgfbnANh5-ipDN&hc_ref=ARQ4hqYRsoBLGncnvLlM6FKR8OCqjd62xgiw8nQYcx0N-c3jxX3IXp8JC8lc4UAF8xQ&fref=nf
Ultimo Aggiornamento: 24/03/2020 16:57