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Asia Argento, la rivincita sul caso Weinstein: le scuse di Vittorio Feltri

Pubblicato: 01/03/2020 23:45

Asia Argento affronta i suoi accusatori a Live – Non è la d’Urso dopo la condanna di Harvey Weinstein. L’attrice, una delle principali attiviste del movimento Me Too, nato dopo l’esplosione dello scandalo degli abusi sessuali, ha dichiarato di aver querelato Vittorio Feltri per averle dato della prostituta. Il giornalista nega e fa le sue scusa ad Asia Argento.

La resa dei conti di Asia Argento

Asia Argento nello studio di Barbara d’Urso si trova ad affrontare i sui principali detrattori. “In Italia in questo processo c’è stato il rendere una donna che è stata violentata, secondo questi signori, colpevole“, dichiara l’attrice.

Addirittura sarei una prostituta“, dichiara l’Argento ricordando le parole di Feltri a Le Iene. E al direttore che l’ha accusa di non aver avuto una carriera da mettere a rischio denunciando risponde: “Quando mi è successo avevo vinto 2 David di Donatello in Italia“.

Le scuse di Vittorio Feltri

Feltri torna sui suoi passi: “Ringrazio Asia Argento per aver fatto uscire tutto questo che prima non si sapeva. Io non ho chiamato Asia Argento prostituta. Ho detto che una donna che accetta di fare del sesso per trarne un vantaggio, come la vuoi definire, ma non penso sia il caso di Asia Argento“.

Il giornalista dichiara di rispettarla moltissimo: “Devo aggiungere che mi piace anche. Non ho mai avuto intenzione di offenderla. Oggi dopo aver assistito a tutto quello che è accaduto, devo dire che la signora Asia Argento ha il merito di aver tolto il coperchio a tutto quello che è accaduto“.

asia argento e i suoi accusatori a Live
Asia Argento e i suoi accusatori a Live – Non è la d’Urso

Asia Argento contro Claudia Gerini

L’attrice si toglie qualche sassolino dalle scarpe. E alle parole di Claudia Gerini, che non le credeva, replica duramente: “Lei stava con questo Lombardo che a 21 anni mi ha detto che c’era questo party da Weinstein, con cui non ho più fatto un film. Lombardo, amico dei potenti e pappone di Weinstein che gli portava le ragazze. Sentire una persona che era mia amica che dice che ho lavorato con lui… Da lei che stava con questo maiale… Fabrizio Lombardo mi ha portato nella sua stanza (di Weinstein, nda) e poi è sparito. Ce l’ho molto con Claudia Gerini“.

Giovanna Rei: “Adesso abbiamo i mezzi per denunciare”

In studio c’è anche Giovanna Rei, un’altra vittima del produttore di Hollywood. Sui motivi per cui gli abusi sono venuti a galla 20 anni dopo, l’attrice replica: “Lo stiamo facendo adesso perché ci sono i mezzi per farlo, perché noi donne ci siamo messe insieme“.

Anche Asia Argento risponde a questo, ribattendo alle parole di Cruciani: “Hai detto che se una donna non vuole essere stuprata non viene stuprata. Per voi uomini è molto importante questo messaggio di Weinstein, condannato come stupratore. Non l’ho denunciato perché sotto ricatto di non lavorare più, io ci tenevo alla mia carriera“.

Lory Del Santo chiede se le attrici siano convinte che tutte le accusatrici di Weinstein, 90 donne, siano oneste nella denuncia. Rei risponde: “Aveva un modo di fare che era sempre lo stesso. Lui aveva un metodo ben preciso, lo stesso che ha raccontato Asia, lo stesso che hanno raccontato le altre. A un certo punto veniva fuori la sua autorità nei confronti di ragazze di 20 anni“.