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Coronavirus, video virale di un anestesista pugliese: “Uniti ce la faremo”

Pubblicato: 07/03/2020 17:17

Felice Spaccavento, un anestesista pugliese, di Molfetta, conquista il web con un videomessaggio sul Coronavirus e un sorriso stanco ma genuino. La didascalia del video chiarisce da subito l’appello: “Vi chiedo di aiutarci.
La prima terapia per questo Virus siete voi“. «Perdonate la mia faccia stanca e preoccupata. Sono giorni importanti», esordisce Spaccavento. «Non sono un virologo, non sono un epidemiologo, sono un anestetista, mi occupo di pazienti complessi, fragili, che sono a casa e che devono essere preservati nel miglior modo possibile». Con poche parole e un tono rassicurante, l’anestesista ha conquistato Facebook, superando le 545mila views e 17mila condivisioni.

«Per aiutare i medici rispettate le regole e collaborate con noi»

«Sono giorni importanti di organizzazione, in cui si studia prima quello che potrebbe accadere dopo. Vi chiedo semplicemente di rispettare quelle che sono le regole. Di evitare posti affollati, di evitare centri commerciali, di evitare assembramenti. Ma consentitevi anche di fare una passeggiata fuori», prosegue l’anestesista nel suo videoappello. «Soprattutto collaborate con noi, con il personale medico, affinché la curva di questa infezione non venga a travolgere in poche ore il sistema sanitario che altrimenti sarebbe al collasso. Noi abbiamo dei posti letto per le infezioni virali ma è chiaro che questi posti letto devono essere saturati in un lungo tempo e non in un brevissimo tempo. Questa è l’idea e la filosofia di evitare i contagi».

«Uniti e responsabili ce la faremo»

«Noi abbiamo il bisogno di rallentare la contagiosità di questa malattia – aggiunge ancora Felice Spaccavento – perché potremmo curarla solo se abbiamo nelle nostre terapie intensive e nei nostri reparti pochi pazienti. Così il medico e tutto il personale sanitario si può dedicare a questi pazienti nel miglior modo possibile». In chiusura, l’ultimo appello a tutti gli italiani. «Noi abbiamo bisogno di tutti voi, cercate di essere responsabili, di amare chi vi sta vicino, pur sacrificandovi. Non creando polemiche e venendo meno alle istruzioni del governo centrale e regionale. Se noi collaboriamo tutti, ne usciremo. Poi analizzeremo gli aspetti critici delle varie problematiche che ci sono state. Se non collaboriamo, il nostro sistema sanitario, che appartiene a noi, sarà completamente deflagrato. Siate tranquilli, se noi ci mettiamo tutti insieme, uniti, ce la faremo. Ve lo prometto».