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Coronavirus, cosa si può fare e cosa no: le regole per evitare il contagio

Pubblicato: 13/03/2020 12:13

L’Italia è in quarantena. Da qualche giorno stiamo imparando a convivere con una situazione unica nella nostra storia recente, quantomeno da quando possiamo essere tutti connessi, anche stando distanti. Dalla firma del decreto rinominato #RestoaCasa, sono molte le domande che sono state portate avanti dai normali cittadini, preoccupati di cosa sia o meno concesso. Tutte domande cui ha risposto anche la Polizia di Stato in un’infografica dedicata a cosa si può fare e cosa no durante il Coronavirus.

Fondamentale avere sempre l’autocertificazione

Tutto il Paese è invitato a restare a casa, ma ci sono ovviamente delle eccezioni, quali esigenze lavorative, situazioni di necessità e di salute. In tutti i casi, bisogna seguire 3 regole fondamentali:

  • Evitare di uscire di casa: se non è necessario e vincolato alle situazioni permesse, i cittadini sono espressamente invitati a stare a casa. Se si accusano sintomi quali febbre e difficoltà respiratorie, questo invito diventa un vero e proprio ordine: chi è in quarantena o viene trovato positivo al virus ed esce di casa rischia fino a 12 anni di carcere.
  • Avere sempre con sé l’autocertificazione: sia che si esca per lavoro o per le altre necessità, quali spesa o esigenze mediche, va portato con sé il foglio in cui si dichiara il motivo del proprio giustificato spostamento. Le forze dell’ordine possono verificare tali motivi: la pena per i trasgressori prevede multe e fino a 3 mesi di carcere.
  • Mantenere sempre 1 mt di distanza: quando si esce e sul luogo di lavoro, è imperativo mantenere la distanza di sicurezza di 1 metro. Indossare guanti e mascherine è anche di fondamentale importanza.

Detto cosa è necessario avere con sé, vediamo ora i casi in cui è consentito uscire di casa durante la quarantena nazionale.

È possibile uscire per esigenze di lavoro

Per le attività lavorative che non sono sottoposte a chiusura totale (come bar, parrucchieri e ristoranti che non forniscono servizio a domicilio etc), e per quelle per cui non è possibile il regime di smartworking (lavoro da casa) è possibile recarsi al lavoro ogni giorno. Per farlo, bisognerà portarsi dietro l’auto-certificazione (anche fornita dall’azienda), in cui si dichiara dove si lavora. Meglio ancora, andrebbe specificata la cadenza giornaliera e oraria. Questo vale sia che si lavori nella propria città o paese, sia che ci si debba spostare.

Infografica Polizia di Stato
Infografica sulle situazioni di lavoro

Le situazioni di necessità per cui si può uscire

Oltre al lavoro, ci sono altri casi in cui è consentito uscire, come specificato dal decreto e dalle infografiche della Polizia di Stato. Si può uscire di casa per situazioni di necessità quali fare la spesa o recarsi dal medico o in farmacia. Tra le esigenze, è previsto anche uscire per prendersi cura di eventuali familiari malati. Sono aperte anche le edicole: non tutti hanno accesso a Internet e l’accesso all’informazione è ritenuto di fondamentale importanza. Gli italiani sono invitati anche ad evitare di uscire per acquisti non essenziali.

Infografica Polizia di Stato
Infografica sulle situazioni di salute

Sport, passeggiate e uscite col cane

Tra i dubbi maggiori in questo periodo ci sono quelli relativi ad altri tipi di uscite, non vincolate da lavoro o esigenze mediche. Il decreto è molto specifico sulla necessità di evitare di uscire, ma consente anche altre 3 eccezioni.
È consentito fare attività sportiva e motoria all’aperto: questo significa che si può andare a fare una passeggiata o una corsa, ma è fondamentale sempre farlo da soli, mantenere la distanza di sicurezza di 1 mt ed evitare luoghi affollati. Anche in questi casi è meglio avere con sé l’auto-certificazione, anche se si esce a piedi.

Infine, è consentito uscire per “esigenze fisiologiche e veterinarie dell’animale“. La raccomandazione è di fare giri brevi e, come sempre, evitare assembramenti.

Infografica Polizia di Stato
Infografica sulle situazioni di necessità