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Coronavirus, la Lombardia cerca medici: sfuma il mega ospedale a Rho

Pubblicato: 13/03/2020 23:44

Il 10 marzo la Regione Lombardia ha chiesto aiuto per gestire l’emergenza coronavirus. In tutta Italia i numeri salgono, ma la Regione lombarda resta la più colpita. Con un avviso pubblicato sul sito istituzionale, vengono chiamati a raccolta tutti coloro, medici in quiescenza, infermieri e specializzandi, interessati a prestare servizio nelle aziende ospedaliere del territorio e a dare così una mano ai colleghi in questo momento difficile.

Il bando della Regione Lombardia

Oltre al problema dei posti di Terapia Intensiva, che cominciano a scarseggiare nelle maggiori strutture ospedaliere, la difficile situazione coinvolge anche il personale sanitario. Da molti giorni impegnati in prima linea, medici e infermieri non riescono a far fronte allo straordinario afflusso di pazienti, senza contare il pericolo, sempre reale, di contrarre a loro volta l’infezione.

Da qui l’esigenza di assumere nuovo personale, facendo affidamento anche su medici in pensione o su giovani specializzandi. Il bando della Regione ha l’obiettivo di costituire un apposito elenco di medici disponibili a prestare attività assistenziale 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Le figure più richieste sono quelle legate alla Rianimazione e alla Terapia Intensiva, alle malattie dell’apparato respiratorio e alle malattie infettive, ma anche quelle nell’ambito della dirigenza sanitaria.

Boom di candidature

In soli due giorni sono pervenute 650 candidature: “Martedì sera abbiamo fatto l’avviso, in due giorni siamo a 650 domande pervenute, cioè 650 persone del mondo sanitario che vogliono essere assunte e entrare in questa battaglia”, ha detto in conferenza stampa Giulio Gallera, assessore lombardo al Welfare.

Cento persone già assunte

In soli due giorni la risposta è stata estremamente positiva, tanto da essere sottolineata dalle stesse istituzioni: “Una nota positiva è quella delle persone, dei medici e degli infermieri, che stanno rispondendo alla nostra chiamata a darci una mano, a entrare nel sistema sanitario, a lavorare per contrastare il coronavirus e questa emergenza”, ha detto Giulio Gallera.

Per il momento sono già state valutate le candidature di 100 persone, che verranno distribuite nei presidi ospedalieri attualmente più in difficoltà: “Di queste, circa la metà sono specializzandi, medici e laureati in medicina non specializzati, e circa il 55% sono infermieri o ostetriche”, ha fatto sapere l’assessore. Nelle prossime ore si passerà alla valutazione delle altre 550 candidature e di quelle che, eventualmente, continueranno ad arrivare.

https://www.facebook.com/giuliogallera/videos/242825650076908/

Gallera critico sulla Protezione Civile

Durante un’intervista al TG3, l’assessore Gallera ha anche commentato lo stop alla creazione di un ospedale da campo nella Fiera di Rho a Milano. “Purtroppo siamo molto rammaricati. Capiamo le motivazioni di tutti ma ci hanno fatto lavorare per una settimana. Abbiamo fatto i salti mortali, abbiamo trovato la possibilità di realizzare un intero spazio con dei prefabbricati per 500 posti, volevamo realizzarlo in 8 giorni. Oggi ci dicono che non hanno i respiratori a sufficienza, non hanno i monitor, non c’è personale“, commenta Gallera.

L’assessore conclude critico: “Ci dispiace, perché ancora una volta dalla Protezione Civile ci aspettavamo una mano forte e invece prendiamo atto che arriveranno pochi respiratori ma faremo di tutto per resistere“.

Il contagio in Lombardia

Gallera dà anche i numeri del coronavirus nella Regione, la più colpita in Italia. Sono 9820 i contagiati, di cui 4435 gli ospedalizzati, mentre crescono a 890 i decessi (+146). La Lombardia cerca sul mercato internazionale i respiratori, così da continuare sulla strada della realizzazione di un grande ospedale.

In alternativa già pronta l’ipotesi di usare le palazzine di Niguarda o i piani inutilizzati del San Carlo e di altri ospedali. “Si possono ampliare 10, 15, 20 posti letto di Terapia Intensiva. Siamo arrivati a 1090 posti letto, ne abbiamo recuperati 13 da ieri. Ogni giorno mettiamo un piccolo mattone per resistere“, dichiara Gallera.

In copertina: immagine di repertorio