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Coronavirus, gli esperti: “Potrebbe esser mutato. Durerà ancora a lungo”

Pubblicato: 22/03/2020 12:28

Mentre il numero di contagi e decessi nel nostro Paese, e nel mondo, continua a salire, in Cina si vedono i primi segnali di ripresa. Ma non è ancora giunto il momento di gioire, la sfida contro il Coronavirus non è ancora vinta. E secondo i pareri di alcuni esperti, c’è qualcosa di strano in corso e dovremo attendere ancora a lungo.

Gismondo: “Il virus potrebbe essere mutato, ci son troppi morti”

Potrebbe essere mutato”, sostiene Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano. Secondo l’esperta e la collega virologa Ilaria Capua: In Lombardia c’è qualcosa che non comprendiamo. Si sono superati i morti della Cina in un’area infinitesimamente più piccola e in un tempo minore”. Ai microfoni dell’Adnkronos, Gismondo ha spiegato: “Sta succedendo qualcosa di strano. In Lombardia c’è un’aggressività che non si spiega. Una ipotesi è che il virus sia forse mutato“. La direttrice ha concluso appellandosi “alla comunità scientifica: uniamoci per capire. Se tutti ne studiamo un pezzetto, probabilmente riusciremo a comprendere”. L’Iss e il presidente Silvio Brusaferro però frenano: “In una fase epidemica in crescita le previsioni possono essere fuorvianti sia in positivo che in negativo. Da analisi di studio virologico non abbiamo oggi evidenza che circoli un virus significativamente diverso e che dunque sia mutato“.

Gli scienziati contro Gismondo

L’associazione Patto trasversale per la scienza (Pts), formata da ricercatori, scienziati, clinici, divulgatori, giornalisti e avvocati, non ha gradito le parole di Maria Rita Gismondo. Il Pts ha infatti presentato una diffida legale contro la direttrice “per le gravi affermazioni ed esternazioni pubbliche sul coronavirus, volte a minimizzare la gravità della situazione e non basate su evidenze scientifiche“. Pts ha chiesto a Gismondo di “rettificare alcune sue affermazioni che possono indurre la popolazione a violare i precetti governativi, con nefaste ricadute in termini di salute pubblica, soprattutto perché provenienti da un medico con responsabilità istituzionali nella regione più colpita d’Italia“. Il Pts, spiegano, “ha come principale obiettivo difendere i cittadini e la loro salute dalla pseudoscienza, dalle fake news medico-scientifiche, dai ciarlatani e da chiunque attenti alla salute pubblica“.

L’epidemiologo Lopalco: “è la Spagnola del 2020”

L’epidemiologo pugliese Pierluigi Lopalco, intervistato da Repubblica, “è stato tra i primi a capire”, spiega il quotidiano. Non a caso oggi guida il coordinamento scientifico della task force contro il Covid 19 nella sua Regione. Secondo le sue previsioni, la situazione durerà “non poco. Su questo bisogna essere molto chiari con la gente. Le misure restrittive dureranno almeno fino all’estate: ci potrà e dovrà essere una mitigazione delle misure, torneremo a lavorare, a uscire, ma si dovrà fare tutto con molta calma e cautela. Parliamoci chiaro, questa è la Spagnola del 2020. Il Covid assomiglia molto all’influenza che tra il 1918 e il 1920 fece 50-100 milioni di morti. Andrebbe così anche oggi se non avessimo le terapie intensive e se non avessimo preso misure drastiche per limitare il contagio. Tutto durerebbe un mese e ci lasceremmo 100 milioni di morti alle spalle. Possiamo mai accettare un orrore del genere?

Ultimo Aggiornamento: 22/03/2020 15:23