Francesco Facchinetti ha condiviso il suo dolore per un terribile lutto che lo ha colpito pochi giorni fa. “Sono disperato“: è con queste parole che ha scelto di raccontare brevemente il dramma ai suoi fan attraverso i social.
Francesco Facchinetti: “Sono disperato“
Poche righe per provare a descrivere un dolore difficilmente sintetizzabile, senza troppi giri di parole: è così che Francesco Facchinetti ha scelto di raccontare il dramma che ha toccato una persona a lui molto vicina, affidando la sua grande sofferenza a un toccante post su Facebook.

“È appena morto il papà di un mio carissimo amico. Sono disperato“. Il post di Facchinetti è datato 19 marzo, giorno in cui un suo amico ha perso il genitore.
Il produttore non ha aggiunto altro al drammatico resoconto dell’accaduto e non è sceso nei particolari della drammatica perdita. Immediata la reazione di tantissimi fan e colleghi, che si sono stretti intorno a lui sostenendolo con centinaia di commenti d’affetto.
Il dolore per la sua Bergamo
Con una serie di filmati e messaggi sui social, Francesco Facchinetti ha espresso tutto l’amore per la sua Bergamo, città tra le più colpite dall’emergenza Coronavirus e travolta da un drammatico bilancio di contagi e decessi.
“Per la mia Bergamo! Oggi più che mai, in questi giorni di sofferenza io ti dico: TI AMO”. È la dedica che Facchinetti ha scelto per accompagnare uno straziante video su Instagram, in cui ha racchiuso tutto il dolore per questi terribili giorni di lacrime e fatica.
“Bergamo, la mia Bergamo, sta soffrendo. Il posto dove sono cresciuto, dove ho passato gran parte della mia vita, sta soffrendo perché l’epicentro di questo virus maledetto che non guarda in faccia a nessuno è proprio lì, tra i miei parenti, in mezzo alle persone che amo. Tutti noi bergamaschi stiamo perdendo parenti, amici, persone a cui vogliamo bene. Tutti“.
Facchinetti ha provato a raccontare la dolorosa prospettiva quotidiana di chi tocca con mano la paura di questi giorni davanti alla repentina diffusione del virus: “Alla mattina abbiamo paura di prendere in mano il telefono, di leggere qualche messaggio, di rispondere a qualche telefonata perché sappiamo che dietro a quel messaggio e a quelle telefonate ci potrebbe essere una brutta notizia. Ma di una cosa sono sicuro: Bergamo ce la farà“.