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Coronavirus, farmaco testato tolto ai malati cronici: “Noi lasciati sprovvisti”

Pubblicato: 26/03/2020 12:53

Nella corsa alla ricerca di una soluzione farmacologica per il coronavirus, c’è qualcuno che in questo momento sta vivendo conseguenze inaspettate.

Pare che uno dei farmaci che starebbe dando soddisfazioni e risultati sia la clorochina, e che esso sia stato praticamente tutto dirottato dalle farmacie per utilizzarlo in combinazione con altri farmaci, nella terapia per il Covid-19.

La denuncia della malata Sara De Simone

Una ragazza, paziente reumatica che utilizza il farmaco ogni giorno, ha scritto un angosciato post di Facebook per diffondere la notizia.

La rabbia e la paura si mescolano nelle parole di Sara De Simone: “Mentre chiamo in tutte le farmacie dell’elenco che google mi propone – ne chiamo 10, ne chiamo 20 – poi mi sento così stanca – penso a quante persone, come me, stanno facendo quella fatica inutile. Con paura, con angoscia, con smarrimento. Ecco: da un giorno all’altro il farmaco di cui non puoi fare a meno sparisce dalla circolazione”.

Cosa sanno i farmacisti e i pazienti di questa situazione, e delle possibili soluzioni? Poco e niente, a quanto racconta Sara: Perché nessuno ci ha avvertiti? Il Sistema Sanitario Nazionale, gli specialisti, la politica, le autorità. Perché abbiamo dovuto scoprire da soli, così soli, che il nostro farmaco (Plaquenil, idrossiclorochina 200) – utilizzato, apprendo, in questi giorni in via sperimentale in combinazione con altri per l’emergenza Covid 19 – viene impiegato negli ospedali in Italia e all’estero, lasciando noialtri sprovvisti?”

Cosa accade a chi deve fare a meno di un farmaco quotidiano, è presto detto: “Sofferenza fisica, rischi enormi, per alcuni pericolo di vita”.

https://www.facebook.com/sara.desimone.79/posts/10222570055585926

Poche ore fa, la stessa Sara De Simone ha comunicato di essere riuscita a parlare con la casa farmaceutica, la Sanofi, che le ha consigliato di chiedere il farmaco in procedura d’urgenza, con ricetta rossa. Una proposta fatta dall’azienda è quella di richiedere il farmaco direttamente al customer service (indirizzo [email protected]).

La solidarietà di chi ha voluto aiutare

Sara De Simone ha avuto modo di sperimentare, grazie alla diffusione virale del suo post, che sono moltissime le persone angosciate che si trovano nella sua stessa situazione. Dall’altra, per, ci sono anche molte altre persone che hanno voluto manifestare solidarietà e disponibilità: “Mi hanno scritto anche tantissime persone non affette da patologia, solidali con questa difficoltà che stiamo vivendo: persone da ogni parte d’Italia che propongono il loro aiuto, che mettono a disposizione rimanenze del farmaco che non utilizzano, persone dall’estero che si offrono di spedircele”.

Ancora una volta, in questa situazione di mostruosa difficoltà collettiva, moltissimi cittadini hanno trovato il modo per mostrare uno splendido lato di sé.